Continua a Mansura il processo rinviato lo scorso 29 novembre. Il ricercatore di Bologna rischia fino a 5 anni di carcere, l'accusa è di "diffusione di notizie false".
Zaki è accusato di aver diffuso notizie false dentro e fuori il Paese. Le accuse iniziali erano incentrate sui post Facebook del ragazzo che avevano, secondo il governo egiziano, configurato anche i reati di "incitamento alla protesta e istigazione alla violenza e ai crimini terroristici".
L'attivista e ricercatore dell'università di Bologna è stato finalmente rilasciato. Dopo 22 mesi di prigionia ha riabbracciato la sua famiglia, ma a febbraio dovrà tornare davanti alla corte egiziana.