domenica, 5 Maggio 2024

Campioni e capricci: i grandi nomi infiammano il calciomercato

Nel girotondo delle maglie, fra campioni e capricci, CR7 e Koulibaly infiammano il calciomercato. Molti gli scenari sul possibile futuro dei due giocatori.

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Il 1° luglio 2022 inizierà ufficialmente il calciomercato, ma le voci sui destini dei migliori giocatori si rincorrono già. Negli ultimi giorni, infatti, ha preso sempre più piede l’idea di una possibile trattativa tra Napoli e Juve per Kalidou Koulibaly. Secondo quanto riportato da alcune fonti, il giocatore avrebbe segretamente confidato agli amici di non voler mai vestire la maglia bianconera. D’altra parte, però, ad oggi, la Juventus sembra essere la squadra più vicina al centrale del Napoli, nonostante il delicato rapporto tra Aurelio De Laurentiis e la società bianconera.

Il presidente del Napoli, infatti, deve fare i conti con il contratto del senegalese, in scadenza a giugno 2023. Dopo la retromarcia del Barcellona, causa problemi economici, De Laurentis attende offerte anche dai club inglesi, disposti a pagare un somma superiore tra i 35 e i 40 milioni di euro. La Juventus vigila sulla situazione, essendo disposta ad aspettare il campione africano per averlo a costo zero.

Da qualche giorno, invece, in Inghilterra, si sta parlando dei forti malumori in casa United nella vicenda CR7. Vecchia conoscenza del nostro campionato, oltre che della Juventus, il campione portoghese sembra essere arrivato al capolinea della sua avventura con i Reds. Complice il difficile rapporto con il nuovo allenatore Ten Hag, Ronaldo pare stia pensando di lasciare lo United. Vari rumors lo hanno accostato prima allo Sporting Lisbona e poi alla Roma.

Oggi, però, sembra essere arrivata la smentita sul possibile acquisto del cinque volte pallone d’oro, da parte della squadra capitolina. Diversi i motivi del “no” della Roma, su tutti, l’età e lo stipendio. Cristiano, prossimo ai 38 anni, guadagna circa 23 milioni di euro netti a stagione, cifra folle per le casse della Roma. La squadra di José Mourinho, inoltre, non beneficerebbe del decreto crescita nell’operazione.

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