Geremia Gaudino, dirigente napoletano di Italia Viva, il 6 luglio scorso scrive, sul suo twitter, un post offensivo e deplorevole rivolto a Stefano Albamonte, giornalista di Napoli.
Dopo poco, Gaudino rimuove il post, facendo “dietro front” e chiedendo scusa al suo “ex amico”.
Con tono alquanto “sarcastico”, ieri, 7 luglio, lancia una sfida al 13 luglio prossimo.
Geremia Gaudino è stato sospeso dal partito e dimesso da ogni incarico: “È mio stile – scrive in un post – assumermi responsabilità per gli errori commessi, senza coinvolgere il partito ed il progetto”. Le scuse da parte del dirigente di Italia viva non bastano, quel tweet non doveva proprio nascere perchè figlio di una cultura omofoba.
Albamonte ha ripostato la frase infelice, chiedendo l’intervento di Matteo Renzi e l’espulsione di Gaudino dal partito, come poi è stato fatto.
Condanna da parte di ArciGay
Sul caso, interviene Antonello Sannino, responsabile ArciGay Campania: “Massima solidarietà a Stefano Albamonte, professionista serio e apprezzatissimo – scrive – per l’ignobile e volgare attacco omofobo partito da Geremia Gaudino un coordinatore territoriale di Italia Viva. Spero che intervenga il suo partito e questa persona sia subito allontanata. Leggo tra l’altro che il signor Gaudino è anche un funzionario pubblico della Regione Campania, la quale ha approvato una legge contro l’0motransfobia. Intervenga su questa inaccettabile violenza. Vergogna!”.
Intervento di Laura Boldrini
Anche l’ex Presidente della Camera, Laura Boldrini è intervenuta sia sul caso delle offese a Ivan Scalfarotto da parte di un esponente del Pd che su quello di Gaudino-Albamonte. “Bene la decisione del Pd di sospendere chi ha offeso Scalfarotto – ha twittato – Spero Italia Viva faccia lo stesso per il suo dirigente campano. Il confronto non può avvenire a colpi di insulti e volgarità. La politica dia il giusto esempio“.
La condanna di Graziella Pagano
La coordinatrice napoletana di Italia Viva, Graziella Pagano condanna il tweet del suo collega: “In nessun partito, in nessun luogo di lavoro e in nessuna comunità – scrive – si può tollerare un linguaggio simile e delle offese così volgari. L’ho scritto ieri pubblicamente (come Stefano Albamonte sa bene) e lo ripeto oggi. Per quanto mi riguarda Geremia Gaudino non può continuare a ricoprire incarichi in Italia Viva. Mi dispiace, Geremia è un mio amico, ma questa esternazione è inammissibile e ingiustificabile. Non c’è altro da aggiungere se non rinnovare la solidarietà a Stefano e a tutti coloro che sono ogni giorno colpiti da linguaggi e gesti violenti”.
Gaudino fa un “mea-culpa”
Gaudino stesso prova a disinnescare la polemica, scrivendo su Facebook: “In seguito alla frase inadeguata, contenuta in un mio tweet in cui rispondevo in maniera errata a un signore che mi aveva provocato, frase che ho immediatamente cancellato scusandomi, al fine di evitare di coinvolgere Italia Viva nella polemica che ne è sorta, ho deciso di sospendermi dal partito e di rassegnare le dimissioni da ogni carica”.