martedì, 30 Aprile 2024

Lite di condominio finisce nel sangue, urta il braccio del ragazzo e viene picchiato: morto 67enne

Un uomo di 67 anni è morto dopo essere stato picchiato per un banale diverbio sulle scale del condominio. L'aggressore un 26enne che si è sentito offeso per essere stato accidentalmente urtato dall'uomo mentre usciva dal palazzo. La tragedia a poche ore dalla strage di Roma.

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Un uomo di 67 anni è deceduto in ospedale dopo essere stato picchiato da un ragazzo di 26 anni durante una lite sulla scale di un condominio. L’episodio è accaduto domenica 11 dicembre a Sottomarino di Chioggia in provincia di Venezia; il 67enne dopo aver lottato tra la vita e la morte è deceduto nella tarda serata di ieri 12 dicembre. La lite sarebbe scaturita dopo che l’uomo avrebbe urtato accidentalmente il braccio del ragazzo che sostava all’ingresso del palazzo.

La vicenda

Secondo quanto ricostruito, la vittima stava uscendo dallo stabile insieme a un’amica per andare a magiare una pizza e volendo passare dal portone lo hanno trovato semi ostruito dal 26enne che stava parlando con un coetaneo. I due giovani al loro passaggio non si sono spostati e il 67enne ha involontariamente urtato il braccio del 26enne; quest’ultimo sentendosi offeso ha preteso le scuse dell’anziano, ma non sentendo risposta lo ha seguito in strada e colpito con alcuni schiaffi facendolo cadere a terra. Nella caduta l’uomo ha battuto violentemente la testa sull’asfalto. Dopo il primo intervento da parte dell’amica, l’anziano è stato ricoverato in codice rosso presso il nosocomio di Mestre dove ieri sera è deceduto. Il 26enne si trova ora in stato di fermo.

Stragi di condominio

Non è il primo episodio di liti di condominio finite nel sangue. È di domenica 11 dicembre l’altra lite di palazzo finita in tragedia avvenuta a Roma. Un uomo, dopo aver rubato una pistola dal poligono, ha aperto il fuoco contro i partecipanti a una riunione di condominio; tre le donne rimaste uccise e altri sono stati feriti; anche in questo caso il motivo scatenante è da rintracciare in vecchie ruggini di condominio. Secondo il racconto di alcuni testimoni, l’omicida è entrato nel locale dove era in fase la riunione, ha chiuso la porta è ha urlato “ora vi ammazzo tutti”. Il killer che è stato immediatamente arrestato, era pronto alla fuga, infatti portava con sé 170 pallottole, il passaporto e 6mila euro in contanti; dovrà ora rispondere di omicidio con l’aggravante di premeditazione.

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