martedì, 30 Aprile 2024

Monteforte Irpino, una donna trans colombiana è stata accoltellata al petto: attualmente in stato comatoso

La vittima è riuscita ad allertare un vicino, il quale ha chiamato i soccorsi e ha accompagnato la donna in ospedale dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico d'urgenza. Ad oggi, in stato comatoso.

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Nella giornata di mercoledì 13 dicembre, in provincia di Avellino, una 49enne trans è stata accoltellata. La donna è stata aggredita da un giovane uomo presso la sua residenza a Monteforte Irpino. Attualmente in coma all’ospedale Moscati di Avellino.

La ricostruzione dei fatti

La vittima è una sex worker della zona. L’aggressore, un 17enne del posto. Lui si è finto cliente per fissare un appuntamento con la donna, per poi poterla rapinare. Una volta trovatosi dentro casa, l’ha aggredita alle spalle, minacciandola di morte se non avesse consegnato tutto il denaro che possedeva. Quattro coltellate: due al petto e due all’addome. La donna, che continuava a chiamare aiuto, è stata soccorsa dal vicino di casa. L’aggressore si è dato immediatamente alla fuga.

La Squadra Mobile di Avellino ha fatto partire le indagini sul caso. La donna in ricovero, prima di entrare in stato comatoso, ha fornito alcuni dichiarazioni contenenti dettagli sull’accaduto. In seguito ad un’analisi del telefono della donna, per poter arrivare ai possibili contatti intrattenuti con potenziali colpevoli, il minorenne è stato identificato ed arrestato in tarda mattinata del giorno seguente.

Le dichiarazioni

‘Ho sentito le urla e mi sono subito fiondato’.

La vittima è riuscita ad allertare un vicino, il quale ha chiamato i soccorsi e ha accompagnato la donna in ospedale dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza. Ad oggi, in stato comatoso.

Perchè specificare ‘trans’ e ‘colombiana’, non bastava dire ‘donna’?. No, non basta. Perchè? L’informazione segue anch’essa dei parametri nella scelta delle notizie e le voci e le storie di persone non conformi all’immagine dell’uomo bianco italiano o della donna bianca caucasica, non passano in secondo piano, bensì vengono tolte da ogni piano. E’ importante parlare delle realtà inascoltate, considerate irrilevanti. E’ altrettanto importante sottolineare che la donna ricopriva quella che per molte persone non merita nemmeno di essere definita una professione: la sex worker. Fra mille articoli, alcuni dei quali hanno presentato i contenuti in maniera errata e irrispettosa, ad esempio, definendo erroneamente la vittima ‘un trans’, l’organo di informazione fra i primi a trattare del fatto nel modo più corretto è stato il profilo social (ig) dell’Associazione Libellula di Roma.

L’Associazione Libellula Italia APS opera nel campo del volontariato dal 1997 a diretto contatto con le tematiche afferenti alle Identità di Genere delle persone Trans,  Non  Binarie e di Genere Non Conforme, e soprattutto alle questioni relative all’immigrazione, all’inserimento sociale ed al reperimento di lavoro, alloggio e servizi alla lotta per la tutela e la salvaguardia delle persone LGBTQIAPK+ e nonché alla promozione di una conoscenza più ampia e completa possibile per una diffusione di informazioni utili all’educazione dell’opinione pubblica sul tema, sia sul territorio della città di Roma che su quello nazionale. 

Sotto il post:
‘Nella percezione comune sembra quasi che ci sia una legittimazione nell’usare violenza contro una donna trans che pratica sex work, come se non esistessero conseguenze da dover affrontare a seguito, come se quella violenza fosse una cosa normale.

In questo caso, infatti, sembra che il criminale, indagato per tentato omicidio, sia un giovane ragazzo del posto che senza troppi problemi ha prima tentato la rapina e poi ha commesso l’aggressione, senza preoccuparsi di poter essere rintracciato. Ci chiediamo adesso: chi parlerà di questa storia? Chi scriverà articoli su questo episodio? Chi organizzerà manifestazioni?

Temiamo nessuno, perchè è ciò che sei in questo Paese quando sei una donna trans, una sex worker o una migrante’.

@movimento.identita.trans via instagram

Il 17 dicembre è stata istituita dal collettivo transfemminista di sex worker ‘Ombre Rosse’, in collaborazione col MIT -Movimento Identità Trans- la Giornata Mondiale contro la violenza su chi svolge la professione di sex worker.

Per maggiori informazioni, i profili di associazioni che si occupano della protezioni dei diritti delle persone trans, delle sex worker e delle categorie non protette dalle istituzioni.

@associazione.swipe

@movimento.identita.trans

@ombre_rosse_sw

SEGNALO LINK CON ASSOCIAZIONI PER LA DIFESA E LA TUTELA DELLE PERSONE TRANS

https://www.bing.com/ck/a?!&&p=7ce9adb50d40b0cdJmltdHM9MTcwMjg1NzYwMCZpZ3VpZD0xMTNmMzI3YS1kOWMwLTZiM2QtMGIzMi0zY2I4ZDgwMjZhYzUmaW5zaWQ9NTE4Mw&ptn=3&ver=2&hsh=3&fclid=113f327a-d9c0-6b3d-0b32-3cb8d8026ac5&psq=associazione+swipe&u=a1aHR0cHM6Ly9hc3NvY2lhemlvbmVzd2lwZS5pdC8&ntb=1

https://www.infotrans.it/it-schede-5-associazioni_transgender

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