giovedì, 2 Maggio 2024

“Uno scoop pazzesco”, documenti segreti su Messina Denaro venduti a Corona: arrestati un carabiniere ed un politico

A Marzara del Vallo, un carabiniere e un politico sono arrestati per aver tentato di vendere al fotografo Fabrizio Corona documenti segreti sulle indagini sulla cattura di Matteo Messina Denaro.

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A Marzara del Vallo, un carabiniere e un politico sono arrestati per aver tentato di vendere al fotografo Fabrizio Corona documenti segreti sulle indagini sulla cattura di Matteo Messina Denaro.

Il militare, Luigi Pirollo, è entrato in possesso di alcuni documenti secretati, accedendo abusivamente al sistema informatico militare e violando il segreto d’ufficio ha copiato 786 file riservati inerenti alle indagini sulla cattura del “padrino”, arrestato dai Ros il 16 gennaio 2023. I file scaricati sono stati consegnati poi al complice, Giorgio Randazzo, che è accusato di ricettazione.

In un secondo momento, Randazzo ha contattato Corona e ha cercato i vendergli il materiale per assicurargli uno scoop incredibile, ma il fotografo ha fatto girare al richiesta di acquisto a Moreno Pisto, direttore del quotidiano online Mow.

Sia Corona che Pisto si sono dichiarati estranei alla faccenda, Corona attraverso il suo legale ha dichiarato “Ho fatto il mio lavoro e mi sono comportato da cittadino onesto e corretto e nonostante tutto eccomi ancora qua in questa situazione”. Moreno Pisto, direttore del quotidiano online Mow ha affermato di aver denunciato subito l’accaduto di comune accordo con Corona.

Sono state le intercettazioni disposte a carico di Fabrizio Corona a dare il via all’inchiesta sul tentativo di vendere documenti riservati su Matteo Messina Denaro. Il fotografo era già venuto in possesso di alcuni audio dell’ex latitante, da quel momento è stato messo sotto controllo. Proprio in una di queste intercettazioni, Corona il 2 maggio, parla di uno “scoop pazzesco” e documenti in possesso di un consigliere comunale, includendo anche il fatto che alcuni carabinieri volevo vendere del materiale top secret.

Il 25 maggio i tre si sono incontrati, Pisto, Randazzo e il fotografo. Il giornalista di Mow, dopo aver visionato i documenti si è accorto del rischio legale che stavano correndo e sotto consiglio di un collega si è rivolto alla Polizia.

Sulla base della denuncia sono partite le indagini che hanno portato alla scoperta del trafugametno di file, tanto che il militare aveva lasciato tracce del suo ingresso nel sistema informatico. Hanno collegato i rapporti del militare con il consigliere e hanno ricostruito tutto l’iter che ha sventato la vendita vera e propria.

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