martedì, 23 Aprile 2024

Tragedia di Crotone, Giorgia Meloni ospite di Bruno Vespa: protegge e giustifica la politica del governo

Giorgia Meloni, inaugura il nuovo programma Rai di Bruno Vespa, chiarendo la posizione di questo governo circa migrazione, guerra e elezione di Elly Schlein.

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Dopo l’ennesima tragedia in mare sulle coste calabresi del crotonese, di cui sembrano accertate ormai 63 vittime, tra cui 15 minori e 21 bambini, 81 sopravvissuti e decine di persone ancora disperse (si è stabilito che i migranti presenti a bordo fossero tra i 150 e 180 ), mentre continuano ad arrivare, inesorabili e tremende le scene di recupero dei cadaveri dal mare, in quello che potremmo definire il reality della morte, e soprattutto durante le numerose e dilanianti ricostruzioni della effettiva dinamica che ha causato l’infrangersi del barcone sugli scogli e la conseguente morte dei disperati a bordo, si susseguono i dibattiti e le polemiche, dai banchi del parlamento sino ai canali social di giornalisti e opinion leader. Le posizioni istituzionali del governo si contrappongono alle numerose dimostrazioni di intolleranza di questa politica, definita complice delle stragi nel mediterraneo.

Ieri, mentre il Ministro Piantedosi presiedeva un incontro in Prefettura, a Crotone, dichiarando il suo cordoglio per le vittime, senza celare lo stupore di veder partire “trasferte di questo tipo, fino al punto di vedere coinvolte donne e bambini in traversate che si rivelano tragicamente pericolose”, sui social di importanti personaggi pubblici, in primis Roberto Saviano, prendeva piede l’accusa al governo, nelle persone di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Metteo Piantedosi, di “essere i responsabili di fermare le Ong nel mediterraneo rendendo così il tratto di coste davanti a Crotone, sguarnito.”

Una posizione che ha aperto un botta e risposta con Salvini, via twitter, in cui, il Ministro ha scritto, riferito a Saviano “la solita propaganda di sinistra, nemmeno una parola contro i trafficanti di uomini che hanno condannato a morte decine di innocenti” , alla quale il giornalista e scrittore ha immediatamente controbattuto: “I trafficanti di esseri umani li denuncio da sempre. Salvini e i suoi compari al governo li finanziano.”

Di poche ore fa, la notizia dell’arresto di 4 presunti scafisti che avrebbero condotto i migranti dalla Turchia, malgrado le condizioni proibitive del mare, da parte della Squadra mobile di Crotone e dai Carabinieri. Dai primi accertamenti, rende noto la Procura, questi trafficanti di esseri umani, avrebbero chiesto 8mila euro ciascuno per schiantarsi sulla riva delle coste calabresi, distruggendo famiglie intere. Quindi, mentre le indagini, proseguono, si snoda un dibattito molto acceso che vede coinvolte le note posizioni umanitarie e di priorità della salvezza di gente in mare, davanti alla politica di non dover arrivare a soccorrerle proprio, tentando il possibile per evitare le partenze.

Una linea che, come spesso abbiamo visto succedere dall’insediamento di questo governo, è stata mitigata dall’intervento in diretta televisiva nella prima puntata del nuovo format della Rai, di Bruno Vespa, dalla stessa Premier Giorgia Meloni“tra le tante falsità che ho sentito dire in queste ore vorrei ribadire che quella tratta di mare non è coperta dalle Ong, quindi, questo dimostra, banalmente, che più gente parte, più gente rischia di morire. L’unico modo per affrontare, con umanità, questo problema è fermare le partenze. E in questo, serve, si, l’Europa che oltre a dichiarare la sua disponibilità, agisca e in fretta.” Così la Premier, ha tentato di chiarire l’intenzione di questo governo, strumentalmente, secondo lei, accusato di restare insensibile davanti a tali tragedie, cercando anche di eclissare l’imbarazzo davanti alle dichiarazioni di due giorni fa del Ministro Piantedosi, in conferenza stampa a Crotone dove aveva detto “sono stato educato alla responsabilità e a non dovermi chiedere cosa posso aspettarmi dal paese in cui vivo ma cosa posso fare io per il Paese in cui vivo”- come se scappare per una viaggio potenzialmente e statisticamente mortale, sia preferibile alle condizioni che si lasciano. Selvaggia Lucarelli, in uno dei suoi social ha scritto : “penso qui ai disperati delle Torri Gemelle col fuoco alle spalle, che sceglievano di morire lanciandosi dalla finestra, perché chissà, forse una tenda, un rimbalzo fortunato, magari un osso rotto e ci si salva. La finestra aperta sul nulla faceva paura, era un lumicino di speranza, il fuoco ormai alla porta no, il fuoco era morte lenta e dolorosa. Loro sono diventati eroi, perché morti sui marciapiedi. Gli altri sono intrusi, perché venuti a morire nei nostri mari.”

Meloni, nei cinque minuti di Vespa, prosegue nella sua narrazione anti-opposizione riguardo anche altri temi dibattuti spesso, “E’ un’illusione che se noi non sostenessimo gli ucraini avremmo la pace, non è vero, perché se noi non sostenessimo l’Ucraina avremmo un’invasione, una guerra più vicina a casa nostra.” Rispetto alla questione delle armi concesse, chiarisce ” noi non spendiamo soldi per mandare armi agli ucraini, noi abbiamo delle armi che riteniamo oggi di non dover utilizzare, quindi non c’è niente che stiamo togliendo agli italiani” – rivolgendosi a tutti coloro che avevano avanzato l’ipotesi di spendere denaro pubblico per sostentare la guerra.  E prosegue :” nessuno dice che noi in Ucraina abbiamo portato generatori di energia elettrica per salvare le persone dal freddo. Sono fiera e credo che gli italiani debbano essere fieri. Perché finché ci sarò io al governo, questa Italia voglio rappresentare”

Infine, alla domanda del conduttore riguardo la recente elezione di una leader donna alla giuda del PD che promette un’opposizione durissima, anche qui, la Premier, molto diplomaticamente copre le polemiche giunte da ogni dove (non ultimo il tweet di Salvini che ai suoi sostenitori domandava sarcastico “Ieri sera da leader della lega ho augurato buon lavoro alla Elly Schlein. Una domanda: secondo voi, per il Pd e per l’Italia, cambia qualcosa?), dicendo: “Il lo ritengo uno scenario molto interessante. Ho chiamato Elly Schlein per farle i miei auguri. Naturalmente io mi aspetto un’opposizione durissima, io ho fatto un’opposizione durissima. Ho sentito dire saremo un problema, guardi per noi la democrazia non è mai stato un problema, semmai lo è stato per la sinistra, per noi il confronto se è fatto sulle buone idee è una buona notizia. Sono pronta al confronto e le auguro ancora buon lavoro.”

Un’intervista durata 5 minuti, i canonici del programma stesso, tesa a semplificare, ridurre e abbassare i toni, una attività ricorrente per una Premier che utilizza parole più amabili, non nascondendo quel velo di sensibilità materna che ha più volte manifestato, ma che nei concetti si ripropone sempre in linea con la sua squadra di governo. Un continuo equilibrio sopra la follia, direbbe Vasco.

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