martedì, 19 Marzo 2024

Legge di Bilancio, firmato il provvedimento: tetto al contante e niente POS fino a 60euro. CGIL: “Non è ciò che serve al Paese”

Nella giornata di oggi il Capo dello Stato ha firmato la nuova Manovra economica del Governo Meloni. Nella misura sono contenuti diversi articoli tra cui il tetto del contante e la soglia dei pagamenti POS.

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Nella giornata di oggi, 29 novembre, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la nuova legge di bilancio, approvata dal Consiglio dei Ministri il 22 novembre, dopo che in mattinata la Ragioneria dello Stato aveva bollinato il provvedimento. Dai 156 dell’ultima bozza, gli articoli sono saliti a 174, e nella manovra troviamo anche la modifica per i pagamenti POS, con il nuovo limite fissato a 60 euro, oltre al tetto del contante. Entro la giornata di oggi, il testo arriverà alla Camera dove da venerdì partiranno le discussioni per l’approvazione definitiva. L’esame del provvedimento al Senato, sarebbe previsto tra il 27 e il 29 dicembre, ma tutto dipenderà dall’andamento dei lavori alla Camera.

Tetto del contante a 5mila euro, niente POS fino a 60 euro

Tra gli articoli più importanti della nuova legge di bilancio troviamo il tanto discusso tetto del contante e i pagamenti POS. Per quanto riguarda il limite per la liquidità, la soglia è stata aumentata a 5mila euro a partire dal 2023, nonostante le polemiche e la misteriosa sparizione dalla prima bozza. Per i pagamenti con carta, il Governo ha fissato il limite a 60 euro come cifra massima che gli esercenti possono rifiutare di accettare come pagamento elettronico. Nonostante il governo Draghi avesse introdotto l’obbligo dei POS, con sanzioni per chi si fosse rifiutato, i provvedimenti verranno presi soltanto in caso di rifiuto sopra la nuova soglia fissata.

80milioni di euro per la Cybersicurezza

Tra le novità della nuova legge di bilancio c’è l’istituzione di due nuovi fondi per la Cybersicurezza nazionale. Per gli investimenti sull’autonomia tecnologica sono previsti 70milioni nel 2023, 90 per il 2024, 110 per il 2025 e dal 2026 al 2037 verranno stanziati 150milioni di euro.

Niente più costi per il nucleare in bolletta

Con il nuovo provvedimento economico approvato dal Consiglio dei Ministri, si prevede un primo cambiamento per gli oneri di sistema che gravano sulle bollette dell’energia. Per rispettare gli obiettivi fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, il governo avvierà la fiscalizzazione per una parte degli oneri, eliminando quelli derivanti dal nucleare che non dovranno più essere pagati dai cittadini.

Opzione donna prorogata, ma non per tutte

La nuova manovra contiene al suo interno anche una nuova stretta sull’Opzione donna, la misura che permette alle lavoratrici di andare in pensione tra i 58 e i 59 anni con almeno 38 anni di contributi. Il provvedimento pensionistico viene prorogato per un ulteriore anno, ma riguarderà solamente le donne più svantaggiate e l’età minima viene alzata a 60 anni. Quest’ultimo parametro potrà essere diminuito in base al numero dei figli.

Fondo per il contrasto al consumo del suolo e intercettazioni

All’interno della nuova manovra del Governo Meloni, è presente anche una misura per contrastare il consumo del suolo, che verrà finanziata con 160 milioni di euro in 5 anni. Con questo provvedimento si prevede di combattere l’incremento della copertura artificiale del terreno. Nella nuova legge di bilancio è inoltre prevista una indennità una tantum per i dipendenti statali in attesa di rinnovo del contratto. Il nuovo Governo ha inoltre dedicato una misura alle spese di giustizia, con un mini spending che permetterà di ridurre i costi di processi e intercettazioni per circa 1,57 milioni di euro ogni anno.

50milioni per la metro C a Roma

La manovra riserva un occhio di riguardo anche alla realizzazione della tratta T1, il completamento della tratta T2 e l’adeguamento della tratta T3 della metro C di Roma attraverso l’autorizzazione di una spesa di 150milioni di euro per il biennio 2023-25; 200milioni per gli anni 2026-27; 200milioni per ogni anno dal 2028 al 2029; 500milioni per ogni anno dal 2030 al 2031 e 450milioni di euro per il 2032. Secondo quanto scritto nella nuova legge di bilancio, questi importi sono il massimale con cui lo Stato può contribuire alla realizzazione delle tratte.

4miliardi di euro da decreto aiuti quater

Infine, la nuova legge di bilancio si conclude con l’arrivo di circa 2,6 miliardi di euro provenienti dal fondo di 4miliardi del decreto aiuti quater, approvato lo scorso 11 novembre. Allo stesso tempo però, la manovra riduce il fondo per l’assegno universale, istituito nel 2021, a 7 miliardi di euro che il prossimo anno verranno destinati all’assegno unico e alla riforma fiscale.

Sindacati contro la nuova manovra

Se da un lato il Capo dello Stato ha firmato la nuova legge di bilancio, dall’altro i sindacati non sono molto d’accordo con le scelte fatte dal governo Meloni. Su tutti è il Segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, il più scontento della manovra che durante un intervento a Palermo ha dichiarato: “Abbiamo proposto a Cisl e Uil di pensare a una mobilitazione per chiedere un cambiamento di questa legge di bilancio ma soprattutto per affermare la necessità di riforme vere nel nostro Paese che combattano le diseguaglianze e che ricostruiscano politiche industriali degne di questo nome”. Le rimostranze del segretario continuano, dichiarando che la visione del Governo Meloni è quella di aumentare la precarietà e l’evasione fiscale: “Il governo da un lato rimette i voucher, dall’altro la flat tax e il condono fiscale per permettere a chi non ha mai pagato di continuare a non pagare: due tratti totalmente sbagliati. Non è quello che serve al Paese”.

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