giovedì, 25 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, bombe su Kherson 1 morto e 2 feriti. Donna uccisa nell’attacco a Novaya Kakhova, filorussi accusano Kiev

L'Europa ha modificato la lista degli Eurocrimini, aggiungendo la "violazione delle misure restrittive". Papa Francesco si è offerto come mediatore per risolvere il conflitto tra Russia e Ucraina, proposta accolta positivamente dal Cremlino che ha puntato poi il dito contro Kiev sui mancati colloqui di pace.

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Nella giornata di ieri 27 novembre, dopo gli attacchi del 25 novembre, le truppe russe sono tornate a bombardare la Kherson liberata causando 1 morto e 2 feriti. A dare notizia di questo nuovo assalto, è stato il governatore regionale Yaroslav Yanushevych attraverso un post su Telegram: “Gli occupanti russi hanno bombardato il territorio della regione di Kherson 30 volte“. Secondo quanto riferisce il governatore, il nuovo raid condotto dai soldati di Mosca ha colpito l’area residenziale della città e ha distrutto edifici privati e appartamenti. L’operazione militare ha riguardato anche alcuni villaggi della regione tra cui Bilozerka, Pryozerne, Komyshany, Stepanivka, Mykilske e Tokarivka.

Uccisa una donna in bombardamento ucraino a Novaya Kakhova

Una donna è morta mentre un uomo è rimasto ferito in seguito a un attacco della truppe di Kiev nella cittadina di Novaya Kakhova, sulla sponda sinistra del Dnipro. Ad accusare l’esercito ucraino è stata l’amministrazione locale filorussa con un post pubblicato sul proprio canale Telegram; secondo quanto riferito, il bombardamento avvenuto nella serata di ieri avrebbe colpito un edificio residenziale di 9 piani e alcune linee elettriche.

Europa include violazione misure restrittive nella lista eurocrimini

Dopo aver approvato la risoluzione che definisce la Russia come promotrice di terrorismo lo scorso 23 novembre, quest’oggi l’Unione Europea ha eseguito una modifica alla lista degli euro crimini , inserendo la “violazione delle misure restrittive. il Consiglio ha successivamente spiegato il motivo di questa aggiunta: “L’Unione Europea ha adottato una serie di sanzioni nei confronti della Russia ed è essenziale che tali misure siano pienamente applicate. Gli Stati membri hanno definizioni diverse di violazione delle misure restrittive e delle relative sanzioni. Questo potrebbe portare a diversi gradi di applicazione e al rischio che le misure vengano aggirate. L’inclusione della violazione delle misure restrittive nell’elenco degli eurocrimini è il primo di due passi per garantire un grado simile di applicazione e per dissuadere i tentativi di aggirare o violare le misure”.

Il Vaticano si offre come mediatore per la guerra

In una intervista rilasciata al periodico “i Gesuiti d’America” Papa Francesco ha parlato della guerra in Ucraina, dichiarando che “La Santa Sede è disposta a mediare”. “La posizione della Chiesa è cercare la pace e una comprensione tra le parti- continua il pontefice – Ho anche pensato di fare un viaggio, ma ho preso una decisione: se viaggio, vado a Mosca e a Kiev, in entrambe, non solo in un posto. Tutti conoscono il mio pensiero a riguardo“. In seguito alle dichiarazioni del Papa, il Cremlino ha accolto con favore l’offerta di mediazione, con Peskov che ha affermato: “Diversi paesi stranieri si sono offerti per fornire aiuto ma nella situazione attuale è colpa dell’Ucraina, se tali interventi non possono essere richiesti”.

Intelligence Ucraina definisce “un suicidio” il possibile ingresso della Bielorussia

Nella giornata di oggi il portavoce dei Servizi Segreti di Kiev, Andriy Yusov, ha lanciato un avvertimento alla Bielorussia definendo un suo intervento nel conflitto un suicidio. Le affermazioni del portavoce arrivano in seguito ad alcune informazioni che Mosca e Minsk diffondono sulla partecipazione del paese guidato da Lukashenko: “Russia e Bielorussia seguono diversi obiettivi allo stesso tempo… da un lato, seminare il panico tra la popolazione, tra gli ucraini, compresi i residenti delle aree e delle regioni di confine. E dall’altro disorientare le forze di difesa ucraine, disperdere le forze e trasferirle  da altre direzioni. Questo non vuol dire non c’è alcuna minaccia da parte del regime di Lukashenko, lui aiuta Putin con armi, munizioni e veicoli blindati, fornisce il suo spazio aereo per gli attacchi contro l’Ucraina, ma oggi non possiamo dire che nel prossimo futuro ci sarà un’invasione su vasta scala e il coinvolgimento della Bielorussia in un’operazione di terra”.

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