giovedì, 28 Marzo 2024

Nuovo Ospedale di Trento, chiuse le indagini: 4 avvisi di garanzia per turbativa d’asta attività finanziaria a busiva

Tutti gli indagati sono chiamati a rispondere, in concorso tra loro, del reato di turbativa d’asta; per altri due, invece, è stato anche contestato il reato di abusiva attività finanziaria, per avere prodotto un'offerta di finanziamento in assenza delle autorizzazioni necessarie.

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Nei giorni scorsi le Fiamme Gialle, a seguito di un’indagine nel settore degli
appalti pubblici, circa il bando di gara per la realizzazione del Nuovo Ospedale del Trentino (N.O.T.), hanno notificato 4 informazioni di garanzia nei confronti di alcuni soggetti accusati, a vario titolo, di turbata libertà degli incanti e di abusiva attività finanziaria.

Le indagini

Le indagini, condotte dai militari, sono state mirate alla verifica e al riscontro dei requisiti dei soggetti partecipanti alla gara, in particolare della società nominata, con parere della Commissione tecnica, “aggiudicatario provvisorio” nella prima fase dell’iter amministrativo. Aggiudicazione, questa, poi annullata nel mese di giugno 2022 con delibera del Responsabile Unico del Procedimento. Gli accertamenti hanno riguardato nello specifico il ruolo della società vincitrice, la quale, per la partecipazione al bando di gara, cui aveva fatto seguito la provvisoria aggiudicazione, aveva presentato alla Stazione Appaltante una dichiarazione sottoscritta da una Società di Gestione del Risparmio (S.G.R.) maltese. Questa, seppur dotata di un patrimonio di 300mila euro, aveva manifestato l’interesse a finanziare l’intera opera del valore complessivo di 1,7 miliardi di euro.

Nel corso degli accertamenti, durati più di due anni, è stata, inoltre, focalizzata l’attenzione sul ruolo e sulle responsabilità di un broker assicurativo romano, che era intervenuto nella trattativa con la S.G.R. maltese. L’analisi dell’ingente mole di documentazione, acquisita nel corso della complessa attività di Polizia Giudiziaria, sia attraverso l’esecuzione di mirate perquisizioni locali presso le sedi societarie e le residenze dei legali rappresentanti delle società coinvolte, sia mediante l’acquisizione di atti presso diversi altri enti, hanno permesso di delineare il quadro investigativo dell’intera indagine. È stato riscontrato che la S.G.R. maltese che aveva presentato la proposta di finanziamento, posta a corredo dell’offerta presentata dalla società italiana aggiudicataria, non soltanto era priva dei requisiti patrimoniali atti a garantire realmente la Stazione Appaltante, ma non è risultata neppure autorizzata a concedere finanziamenti.

Al termine dell’indagine, sono emerse responsabilità penali a carico del Legale Rappresentante e di un dirigente della società italiana aggiudicataria provvisoria della gara d’appalto, nonché del Legale Rappresentante della S.G.R. maltese e del citato Broker assicurativo. Tutti gli indagati sono chiamati a rispondere, in concorso tra loro, del reato di turbativa d’asta; per gli ultimi due, invece, è stato anche contestato il reato di abusiva attività finanziaria, per avere prodotto un’offerta di finanziamento in assenza delle autorizzazioni necessarie.

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