Tutti gli indagati sono chiamati a rispondere, in concorso tra loro, del reato di turbativa d’asta; per altri due, invece, è stato anche contestato il reato di abusiva attività finanziaria, per avere prodotto un'offerta di finanziamento in assenza delle autorizzazioni necessarie.
Dalle indagini sono emerse le modalità con cui il personale dell'Ufficio Tecnico del Comune avrebbe rilasciato i titoli edilizi e l'affidamento di appalti pubblici. Un funzionario comunale avrebbe ricevuto denaro perché agevolasse il rapido rilascio dei permessi per costruire..
Indagati per corruzione e reati vari contro la pubblica amministrazione nella gestione di un’azienda partecipata della Regione siciliana. Uno agli arresti domiciliari, 8 destinatari di misure interdittive.
La cooperativa proponeva prezzi bassi ottenuti dallo sfruttamento dei lavoratori e dal numero dei mezzi impiegati che era sensibilmente inferiore a quello previsto da contratto.
Eseguite 10 misure cautelari. Tra i 29 indagati per l’indagine degli appalti truccati spunta il nome del primo cittadino di Salerno, Vincenzo Napoli, fresco di conferma alla guida della città.