venerdì, 29 Marzo 2024

Trent’anni di Bioetica Rivista Interdisciplinare, Mori: “Primi a scrivere del caso Englaro. Etica laica mai sfociata in guerra culturale”

Il 18 novembre 2022 a Roma, nella Sala della Protomoteca al Campidoglio, verrà celebrato il trentennale della Rivista Interdisciplinare della Consulta di Bioetica, periodico che ha promosso il pluralismo etico, determinando un contrasto civile tra bioetica laica e cattolica, ma senza mai scadere nel vortice di conflitti culturali.

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Era il 1989 quando Renato Boeri, tra i più grandi luminari della Neurologia clinica, decise di fondare a Milano la Consulta di Bioetica Onlus, prima associazione di utilità sociale nel panorama italiano che è riuscita a porre al centro del dibattito i dilemmi morali legati alla vita e alla morte sollevati dal progresso scientifico. Dalle costole di quest’organizzazione nel 1993 è nata “Bioetica. Rivista Interdisciplinare“, testimone del tempo e delle evoluzioni etiche in Italia e nel mondo. Il 18 novembre 2022 a Roma, nella Sala della Protomoteca al Campidoglio, verrà celebrato il trentennale di questo periodico trimestrale che ha promosso l’interdisciplinarietà e il pluralismo, determinando un contrasto civile tra bioetica laica e cattolica, ma senza mai scadere nel vortice di conflitti ideologici e culturali. La Consulta assieme alla sua Rivista è il faro filosofico, medico, giuridico, sociale e politico che guida il nostro agire, pungolandoci quotidianamente e ricordandoci che qualsiasi sia il nostro pensiero in merito all’eutanasia, alla contraccezione, all’aborto, alla fecondazione assistita, alle cellule staminali, al trapianto di organi, al testamento biologico o al potenziamento delle capacità umane attraverso la scienza, ciò che conta è rispettarsi nel proprio diritto all’autodeterminazione.

“Festeggiamo 30 anni di continue pubblicazioni che raccontano ciò che è capitato nel corso dei tempi, sempre nell’impegno progressista che si propone di aprire nuove frontiere”. Ci ha spiegato il professor Maurizio Mori, presidente della Consulta e direttore della Rivista, già intervistato da noi sul diritto all’aborto, la maternità surrogata e l’ultimo ddl proposto dal senatore Gasparri sul riconoscimento della capacità giuridica del feto. “Siamo stati i primi a scoperchiare il vaso di pandora su alcune questioni etiche, il caso Eluana Englaro fu sollevato proprio dalla Consulta di Bioetica. Il primo fascicolo della Rivista uscito nel 2000 era dedicato alla sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione in pazienti in stato vegetativo come Eluana, in risposta alla sentenza del Tribunale di Lecco che nel dicembre del 1999 respinse la richiesta di Beppino Englaro di lasciar morire sua figlia. Con il nostro fascicolo la storia diventò pubblica e si iniziò a parlare di accanimento terapeutico ed eutanasia“.

Mori ci ha tenuto a sottolineare come “in questi decenni la contrapposizione paradigmatica tra etica laica ed etica cattolica, pur essendo stata dura, con scontri accesi sulla legge 40, sull’eutanasia, sulle cellule di embrioni congelati e tanto altro, non sia mai sfociata in una guerra culturale“. “La differenza tra la contrapposizione e la guerra – ha evidenziato – è che nella guerra non si ha nessuna stima né alcun riconoscimento dell’avversario, mentre nella contrapposizione si riconosce che c’è una diversità di vedute, se ne prende atto e si rispetta il pensiero dell’altro. La contrapposizione è sempre stata la nostra missione“.

“Il pluralismo è l’elemento che distingue il nostro modo di confrontarci sulle questioni bioetiche rispetto a come si affrontano le stesse tematiche in altri Paesi. Si pensi a ciò che accade invece negli Stati Uniti in merito all’aborto, – ha affermato il filosofo – agli scontri durissimi dopo la sentenza Dobbs della Corte Suprema. Celebriamo il successo di essere arrivati qui in Italia a una situazione in cui i contrasti si sono fortemente stemperati, oggi ci sono motivi per cui le tesi che una volta erano considerate laiche vengono invece ampiamente condivise. La bioetica laica ha vinto molte battaglie, perché nelle tesi aconfessionali è stato riconosciuto un forte elemento di umanità. Ecco, è questo il senso per cui ne vale la pena celebrare i 30 di Bioetica e sperare che la nostra Rivista continui a essere spunto di riflessione nel dibattito italiano”.

Il programma del convegno

Il convegno si aprirà alle ore 9:00 con i saluti di Erica Battaglia, presidente della Commissione Cultura, Politiche giovanili e Lavoro di Roma Capitale, Fabrizio Rufo, assessore per la Cultura e l’Università del II Municipio Roma Capitale, Adriano Fabris, presidente della Consulta Nazionale di Filosofia, Patrizia Corona, vicepresidente del Consiglio Nazionale Forense, e Antonino Galletti, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Il primo dibattito verrà presieduto da Giacomo Orlando.

Dalle ore 9:30 alle 11:00 verrà snocciolata la riflessione su questi 30 anni, facendo un bilancio di ciò che ha rappresentato “Bioetica. Rivista Interdisciplinare” in Italia. Interverranno i componenti della Consulta Piergiorgio Donatelli, Patrizia Borsellino, Eugenia Lecaldano, Claudia Mancina, Demetrio Neri e Maurizio Mori.

Dalle ore 11:30 alle 13:30 si discuterà su come è cambiato il contesto socio-culturale della bioetica tra ieri e oggi con i soci Mariella Immacolato, Marilisa Somma, Giovanni Boniolo, Piergiorgio Donatelli, Alessio Gagliardi, Donata Lenzi, Marina Mengarelli e Stefano Semplici.

L’evento riprenderà alle 14:30 con la parte conclusiva in cui verranno tirate le somme nel corso di una tavola rotonda sulle prospettive etiche per il futuro. Prenderanno la parola i membri dell’associazione Adriana Pannitteri, Caterina Botti, Lucia Craxì, Karina Elmir, Beppino Englaro, Gianluca Gennarelli, Mario Riccio, Fabrizio Rufo, Sebastiano Serafini e Palma Sgreccia. L’intero convegno verrà trasmesso in streaming direttamente sulla pagina Facebook della Consulta di Bioetica Onlus.

Programma convegno per i trent’anni della Rivista Interdisciplinare di Bioetica

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