venerdì, 26 Aprile 2024

Accetta un passaggio e viene drogata, 17enne stuprata tutta la notte: due indagati dopo un anno di indagini

Quando la 17enne ha iniziato a mettere insieme alcuni ricordi ha denunciato tutto ai Carabinieri che hanno aperto le indagini. Il cerchio si è chiuso quando uno degli stupratori ha messo su Instagram una foto di lei e lui abbracciati, pensando che la 17enne non ricordasse nulla.

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Drogata e violentata da due cittadini indiani di 28 e 32 anni che si erano offerti di darle un passaggio. Teatro dell’orrore è Melzo, in provincia di Milano, vittima una ragazza di 17 anni di origine marocchina, adescata nei pressi della stazione del paesino in cui vive. A distanza di quasi un anno dai fatti, la giovane ha iniziato a ricordare alcuni dettagli che hanno portato alla denuncia di violenze sessuali subite per le quali i due indiani sono indagati, uno è stato sottoposto a fermo mentre l’altro è riuscito a fuggire. A raccontare la vicenda è Il Giorno.

La ricostruzione

La giovane si era recata a Milano per svagarsi dopo un litigio con i genitori quando i due, a bordo di una Bmw, le hanno offerto un passaggio. Durante il tragitto si sono fermati in un fast food e le hanno offerto una bibita che hanno “drogato” con benzodiazepine. La 17enne dopo qualche minuto ha perso conoscenza e i due aggressori hanno abusato di lei per tutta la notte. I genitori, allarmati per il mancato rientro della figlia, le hanno inviato messaggi e chiamate senza interruzioni fino a che, il mattino seguente, gli indagati l’hanno riaccompagnata alla stazione di Melzo e hanno risposto all’ennesima chiamata dei genitori dicendo che la figlia era stata trovata priva di conoscenza. “Eravamo in zona per caso e abbiamo soccorso una ragazza che non si sentiva bene. Sua figlia è qui, distesa a terra alla stazione di Melzo“.

La denuncia

Quando la 17enne ha iniziato a mettere insieme alcuni ricordi ha denunciato tutto ai Carabinieri che hanno aperto le indagini. Queste ultime sono state facilitate da un preciso ricordo della giovane, ovvero il logo sulla maglia di uno degli aggressori, lo stesso della ditta in cui lavora suo padre. Il cerchio si è chiuso quando uno degli stupratori ha messo su Instagram una foto di lei e lui abbracciati, pensando che la 17enne non ricordasse nulla, con lo sfondo delle pareti della casa in cui si sarebbe consumato lo stupro. Quelle pareti e quella stanza sono state riconosciute dai Carabinieri durante una perquisizione. Nell’auto sono anche state trovate diverse quantità di benzodiazepine,  da qui l’emissione delle misure cautelari nei confronti dei due.

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