martedì, 19 Marzo 2024

Imperia, si reca dal medico per un farmaco ma scopre di essere morto

Si sarebbe trattato di un elementare errore di trascrizione commesso all'anagrafe e poi riportato dagli altri enti pubblici; pare che l'equivoco sia sorto a causa di un'omonimia, complicata dalla sbagliata trascrizione della data di nascita dell'uomo durante una pratica di successione. 

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Passiamo tutta la vita a credere che il fato deciderà il momento esatto della nostra morte, talvolta è solo una questione di burocrazia. È quanto accaduto a un cittadino di Imperia che si è recato qualche giorno fa dal suo medico curante per farsi prescrivere un farmaco e ha scoperto di essere morto. Si sarebbe trattato di un elementare quanto vitale errore di trascrizione commesso all’anagrafe e poi riportato da ogni altro ente pubblico.  Il dottore ha fatto notare al suo paziente come agli atti risultasse deceduto e che probabilmente, stando alla sbadata macchina della burocrazia, la ricetta per quel medicinale non gli sarebbe più servita. Secondo le prime ricostruzioni incrociate in merito alla vicenda, pare che l’equivoco sia sorto a causa di un’omonimia, complicata dalla sbagliata trascrizione della data di nascita dell’uomo durante una pratica di successione.

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