venerdì, 26 Aprile 2024

Irene Papas, è morta l’attrice simbolo della cultura greca nel mondo

La nota attrice greca Irene Papas, ambasciatrice nel mondo della cultura greca, è morta oggi a 96 anni. Dopo aver girato oltre 70 film in 50 anni di carriera si è spenta nella sua casa di Chiliomodi, vicino a Corinto, dove era nata il 3 settembre 1926.

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La nota attrice greca Irene Papas, ambasciatrice nel mondo della cultura greca, è morta oggi a 96 anni. Dopo aver girato oltre 70 film in 50 anni di carriera si è spenta nella sua casa di Chiliomodi, vicino a Corinto, dove era nata il 3 settembre 1926.

La sua morte è stata annnunciata ufficialmente dal Ministero della Cultura greco e tutto il mondo del cinema è in lutto.  Irene Lelekou, a tutti nota come Irene Papas, un simbolo di cultura mediterranea per la sua bellezza, bravura recitativa e carisma. L’attrice “lascia una grande eredità culturale”, si legge nel comunicato. Raggiunse il successo dopo il suo primo film “La città morta” di Frixos Iliadis. Tra le tante apparizioni, tra cinema e teatro, partecipò anche al noto film “Zorba il greco” e nello sceneggiato tv italiano “L’Odiessa” con con Bekim Fehmiu.

Al festival di Cannes del 1952 con “La città morta” da dove poi spiccò il volo, non solo nel campo del cinema ma anche della moda e nella mondanità. Reciterà per Matarazzo, Steno, Freda, Francisci, vestirà i panni di Faidia a fianco di Gianna Maria Canale in “Teodora” e Grune a fianco di Sophia Loren e Anthony Quinn in “Attila” (1954). Poi ancora tanto altro passando per  “I cannoni di Navarone” di Jack Lee Thompson con Gregory Peck e Anthony Quinn, “Zorba il greco”, sempre col suo pigmalione Anthony Quinn e la regia di Michael Cacoyannis, “Elettra” di Cacoyannis, “Antigone” candidato all’Oscar e poi il cinema italiano con “A ciascuno il suo” per Elio Petri, “N.P.” per Silvano Agosti, “Roma bene” per Carlo Lizzani, “Le farò da padre” per Alberto Lattuada in un decennio illuminato soprattutto dallo straordinario successo televisivo de “L’Odissea” di Sandro Bolchi in cui era Penelope a fianco di Bekim Femyu nel 1968.

Ricordiamo anche  “Z l’orgia del potere” di Costa Gavras (1969), di nuovo con Cacoyannis ne “Le troiane” e poi con Francesco Rosi in “Cristo si è fermato a Eboli”, Terence Young in “Linea di sangue”, fino allo spettacolare cammeo di “Tutto in una notte” del grande John Landis, nel 1985. “Un film parlato”  è di fatto il suo passo d’addio nel 2003, nel 2004 firmò per ‘”Ecuba” con Giuliana Berlinguer annunciando poi il suo ritiro e vita privata, avendo scoperto l’Alzheimer che l’ha portata alla morte a 96 anni

I suoi 50 anni di carriera, ha scritto qualcuno, “non bastano a descrivere la sua leggenda e il vero volto della Grecia di ieri e di oggi”.

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