È di Emilia Carlomagno, pensionata di 76 anni originaria del Molise, il corpo semicarbonizzato trovato in una casa di San Francisco Solano, sobborgo di Buenos Aires. I Vigili del Fuoco che hanno spento l’incendio hanno trovato il cadavere bloccato a letto, le mani legate con un maglione e i piedi con una coperta. L’episodio risale allo scorso 11 agosto, ma solo nelle ultime ore la notizia è giunta anche in Molise, dove vivono ancora parenti della donna. La pensionata era originaria di Agnone, in provincia di Isernia, dove era nata il 20 novembre 1946 e si era trasferita in Argentina nel 2005.
La dinamica
Intorno alle 5 della mattina dello scorso 11 agosto, vedendo le fiamme salire dalla casa in cui la donna viveva sola, i vicini hanno allertato i Vigili del Fuoco. L’incendio ha danneggiato buona parte dell’abitazione, che i media locali descrivono come una delle case più grandi e belle del quartiere. La causa della morte è il soffocamento per il fumo dovuto all’incendio, ma solo l’autopsia che verrà eseguita nelle prossime ore potrà fare luce su quanto sia realmente accaduto. Nessuna ipotesi viene al momento esclusa e le piste seguite sono due: la prima è quella della rapina finita male, anche se al momento non è possibile stabilire se sia stato rubato qualcosa, come riportano anche la sorella e la nipote della vittima, che vivono a Buenos Aires. La seconda ipotesi è la vendetta nei confronti della donna: nonostante le due parenti abbiano escluso che qualcuno volesse fare del male alla pensionata, i vicini riportano alcuni fatti accaduti di recente.
Testimonianze raccolte
Secondo le prime testimonianze raccolte, la settimana prima dell’incendio alcune persone sarebbero entrate nell’abitazione di Emilia Carlomagno e avrebbero avvelenato il cane della donna. Alcuni vicini riportano inoltre come per il quartiere girasse una banda che voleva spingere i residenti a vendere le loro abitazioni. La magistratura ha aperto un’inchiesta per omicidio e alla casa sono stati apposti i sigilli.