venerdì, 26 Aprile 2024

Torino, percepiva il reddito di cittadinanza: presunto ecoterrorista arrestato

Avrebbe percepito il reddito di cittadinanza mentre gestiva una virtual machine che consentiva a una rete terroristica internazionale di pubblicare rivendicazioni e documenti. È questa l'accusa di cui deve rispondere un 46enne arrestato oggi dalla Digos di Milano a Torino.

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Deve rispondere alle accuse di associazione a delinquere con finalità di terrorismo il 46enne arrestato oggi a Torino dalla Digos di Milano durante l’operazione Misantropia. Tra le altre accuse, c’è quella per cui l’uomo sarebbe legato a una rete di cellule terroristiche. Questa avrebbe già compiuto attentati in Europa, Stati Uniti e America Latina. Il gruppo avrebbe iniziato la sua attività in Messico, intorno agli anni 2000. “Vestiva in maniera anonima, non frequentava amici, telefonava solo alla madre. Prendeva la metropolitana solo se era vuota”. È questa la sua descrizione fatta dagli inquirenti. Da qui, il nome dell’operazione Misantropia.

Stando alle indagini, il 46enne gestiva un portale online su una piattaforma digitale. Gli agenti hanno messo sotto sequesto preventivo il sito. In più, l’uomo avrebbe gestito e amministrato una virtual machine con sistemi crittografati attraverso questo portale online. Tutto questo sarebbe avvenuto mentre percepiva il reddito di cittadinanza. Gli inquirenti avrebbero poi scoperto che dietro a questa macchina, oltre l’accusato, ci sarebbero altre quattro persone provenienti da Cile, Argentina, Brasile e Messico. Qui si pubblicavano rivendicazioni di attacchi e documenti.

Sul presunto eco-terrorista è stato ritrovato un foglietto. Qui ci sarebbero state le istruzioni e una lista della spesa per costruire un esplosivo rudimentale. L’uomo era già noto alle Forze dell’Ordine. Dieci anni fa era stato scoperto con un zaino. All’interno conteneva ordigni incendiari. Allora l’accusa fu di aver progettato con un complice un attentato a Lambrate. Il 46enne rifiutò l’assistenza legale. Poi ci fu l’assoluzione per lui e il presunto complice.

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