L’Italia azzurra del pallone chiamò. Allo stadio Renzo Barbera di Palermo, dove gli uomini di Mancini s’imposero per 9-1 sull’Armenia, la nazionale sfida la Macedonia del Nord per acciuffare la qualificazione ai mondiali in Qatar nel 2022. E così la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Valentina Vezzali concede una deroga tutta tricolore per disputare la partita con lo stadio pieno: non al 75%. Dei 32.000 spettatori, 1.600 arriveranno dalla Macedonia del Nord.
L’Italia scende in campo priva di: Bonucci, Chiellini (in panchina), Chiesa, Di Lorenzo, Locatelli, Scamacca e Spinazzola. Pertanto il commissario tecnico schiera: Donnarumma in porta; Bastoni e Mancini al centro della difesa, Emerson e Florenzi terzini; più avanti Jorginho con Verratti e Barella; in attacco capitan Immobile supportato da Insigne e Berardi.
Il primo tempo regala alcune emozioni, ma la nazionale non morde. Anzi, sbaglia con il sinistro troppo debole e centrale di Berardi, servito dal portiere avversario. Sempre intorno alla mezz’ora ci provano Immobile col mancino e Insigne con un destro dal limite. Infine Trajkovski tenta di impensierire Donnarumma con un tiro centrale.
In avvio di ripresa Berardi è tre volte pericoloso: due col mancino, una col destro; mentre Verratti prova a portare i padroni di casa in vantaggio con una sforbiciata. Così Mancini cambia: fuori Insigne, Immobile e Barella, per Raspadori, Pellegrini e Tonali. Nel frattempo Bastoni svetta su un calcio d’angolo, però il colpo di testa è centrale. Il cittì prova la carta João Pedro, al posto di Berardi ed entra anche Chiellini per l’infortunato Mancini. I minuti di recupero sono 5 e arriva la doccia fredda con Trajkovski: l’Italia perde ed è fuori dai mondiali.
