venerdì, 19 Aprile 2024

Referendum cannabis, Corte Costituzionale: “Inammissibile per gli obblighi internazionali”

Si tratta del terzo parere espresso dalla Consulta in pochi giorni, dopo l'eutanasia e la questione Giustizia. "Era sufficiente per farci violare gli obblighi internazionali". Così Giuliano Amato.

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La Corte Costituzionale indica come inammissibile il referendum per la depenalizzazione della coltivazione della cannabis. Si tratta della terza decisione in poco tempo per la Consulta, che ha dovuto procedere anche per Giustizia ed eutanasia.

Nel caso del referendum sulla cannabis, si sarebbe chiesto se eliminare le pene previste per la coltivazione, come la sospensione della patente, la multa dai 26mila ai 260mila euro e il carcere dai due ai sei anni.

“Il referendum non era sulla cannabis, ma sulle sostanze stupefacenti. Si faceva riferimento a sostanze che includono papavero, coca, le cosiddette droghe pesanti. E questo era sufficiente a farci violare obblighi internazionali”. Così il presidente della Consulta Giuliano Amato ha spiegato la decisione in conferenza stampa.

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