Quella che doveva essere una semplice testimonianza si è trasformata in un arresto. Un 50enne originario di Udine, doveva recarsi in Tribunale per testimoniare in quanto persona informata sui fatti, però durante l’ascolto, l’uomo ha mostrato di sua spontanea volontà il proprio telefono agli operatori della Polizia Postale, facendo così trovare alcuni file pedopornografici che credeva di aver nascosto. Gli agenti hanno provveduto all’arresto immediato.
Il verbale di sommarie informazioni, come da disposizioni di legge, è stato interrotto e nei confronti dell’uomo è scattata la perquisizione in flagranza di reato, che ha portato all’arresto per detenzione di ingente quantitativo di materiale realizzato mediante sfruttamento sessuale di minori. Gli specialisti della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno individuato su diversi dispositivi informatici e CD del 50enne oltre 12 mila file pedopornografici, raccolti nell’arco di almeno 18 anni. Si tratterebbe di materiale raffigurante minori abusati sessualmente o sottoposti a torture e sevizie.
