giovedì, 18 Aprile 2024

Approvato il disegno di legge di Bilancio 2022: ecco cosa prevede

Il governo Draghi ha approvato la sua prima legge di Bilancio. Addio a Quota 100. Nuovo reddito di cittadinanza con controlli più rigidi, ma anche attenzione ai giovani, genitori e tampon tax.

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Il governo ha approvato il disegno di legge di Bilancio per il 2022, il primo del governo Draghi. Una manovra da 30 miliardi e 185 articoli per intervenire su pensioni, reddito di cittadinanza, congedi di paternità, bonus edilizi, fondi per la sanità, sugar e plastic tax (rinviate a gennaio 2023) e il Giubileo 2025. Ma anche otto miliardi per il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese dal 2022 al 2026, 900 milioni alla nuova Sabatini, l’agevolazione messa a disposizione dal MEF per sostenere le piccole e medie imprese fino al 2027.

Pensioni

Dopo il vertice fallimentare tra il premier Mario Draghi e i segretari di Cgil, Cisl e Uil, il Governo ha stabilito che nel 2022 si potrà accedere al pensionamento anticipato a 64 anni di età con 38 di contributi. Rientreranno nella misura i lavoratori e le lavoratrici che quest’anno avevano l’età per accedere a Quota 100, ma non abbastanza contributi. Dunque, per beneficiare del collocamento a riposo in anticipo, bisognerà essere nati nel 1958 o negli anni precedenti. La nuova Quota 102 resterà in vigore per un anno, ma se non ci saranno modifiche in futuro, dal 2023 potrebbe tornare il sistema previsto dalla Legge Fornero, che prevede il pensionamento dopo il compimento dei 67 anni.

È stato incrementato il numero delle attività gravose, ossia quei lavori che permettono il collocamento a riposo con 36 anni di contributi e 63 anni di età. Tra queste nuove attività ci sono conduttori di impianti per l’estrazione di minerali, saldatori, fabbri e operai forestali, operai agricoli e artigiani, operatori della cura estetica, magazzinieri, addetti alle consegne, portantini, tecnici della salute, lavoratori delle pulizie, professori di scuola primaria e materna. Sono esclusi bidelli e macellai.

Per quanto riguarda Opzione Donna, le lavoratrici avranno la possibilità di andare in pensione prima dei 64 anni. Secondo quanto si legge nel testo della legge di Bilancio, “il trattamento pensionistico […] è altresì riconosciuto nei confronti delle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2021 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un’età pari o superiore a 60 anni per le lavoratrici dipendenti e a 61 anni per le lavoratrici autonome”.

Il contratto di espansione che permette lo scivolo pensionistico fino a cinque anni favorendo l’avvicendamento di nuove assunzioni, è stato esteso al biennio 2022-2023; in questi due anni, il limite minimo dei dipendenti delle imprese scende da 100 a 50.

Reddito di cittadinanza

A differenza di Quota 100, il Governo ha deciso di rinnovare e rifinanziare il reddito di cittadinanza per il 2022, in seguito allo stanziamento di 200 milioni di euro previsto con il recente decreto fiscale. La Lega avrebbe voluto abolirla, ma sono stati introdotti dei correttivi più severi per salvare la misura: requisiti più rigorosi e maggiori controlli sui reati che impediscono di accedere ai sostegni, riduzione dell’importo del sussidio al secondo rifiuto di un’offerta di lavoro e nuovi meccanismi per favorirne la ricerca.

I conferenza stampa, il premier Mario Draghi ha detto di condividere il principio del sostegno economico, ma “bisogna che abbia un’applicazione che sia esente da abusi e non sia da intralcio al funzionamento del mercato del lavoro”. Il sistema precedente introdotto dal governo Conte “è stato un disincentivo al funzionamento del mercato del lavoro”, che “in tanti casi invece ha incentivato il lavoro in nero, associato a quello che non è stato pensato come un sussidio”; motivo per il quale “i controlli saranno diversi e molto più precisi, anche ex ante”. Per far fronte al funzionamento dei centri per l’impiego sono stati stanziati 70 milioni e altri 20 dedicati “alle attività connesse all’attuazione delle politiche attive del lavoro in favore dei giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni, non occupati né inseriti in un percorso di studio o formazione”, i neet.

Ammortizzatori sociali

Sono stati destinati 4,6 miliardi di euro, nonostante il ministro del Lavoro Orlando avesse studiato un piano da circa tre miliardi in più. La riforma prevede il potenziamento della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi), con la riduzione delle ore lavorative, e dell’indennità di disoccupazione mensile (Dis-coll) unite alla formazione per il reinserimento nel mondo del lavoro e alle politiche attive. Gli ammortizzatori sociali vengono estesi anche alle imprese sotto i cinque dipendenti che attualmente sono scoperte dalla cassa integrazione guadagni. I datori che assumono a tempo indeterminato i lavoratori in cassa integrazione straordinaria (senza aver licenziato nei sei mesi antecedenti) riceve un bonus mensile del 50% dell’assegno della cigs per 12 mesi. Viene prorogata la cassa integrazione Covid alle piccole imprese del terziario e rifinanziata la malattia per i lavoratori in quarantena.

Congedo di paternità

Il congedo di paternità viene confermato per il 2022 ad un minimo di 10 giorni entro i cinque mesi dalla nascita del figlio, ma con il Family Act potrebbe essere esteso fino a tre mesi. Un piccolo (seppur lento, rispetto a paesi come la Spagna) passo verso un vero principio di corresponsabilità dei genitori nell’accudimento del figlio neonato.

Fisco e Superbonus110%

Il primo articolo della manovra prevede 8 miliardi all’anno dal 2022 per il taglio di Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) e Irap (l’imposta regionale sulle attività produttive) per “ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive”. La maggioranza non sembra però convinta, per questo si è scelto di rinviare la decisione sul taglio delle tasse al Parlamento, che dovrà approvare il testo entro il 31 dicembre. Tra le ipotesi ci sarebbe anche la cancellazione del contributo Cuaf, la cassa unica assegni familiari, a carico dei datori di lavoro e che pesa 2 miliardi.

È stato prorogato fino al 2023 il Superbonus 110%, l’agevolazione fiscale per gli interventi di ristrutturazione che migliorano l’efficienza energetica degli immobili introdotta lo scorso anno e che sarebbe scaduta nel 2022. Il bonus permette di detrarre dall’Irpef il 110 per cento delle spese sostenute per specifici interventi di miglioramento degli edifici, entro certi limiti di spesa. Secondo la nuova legge di Bilancio, fino alla fine del prossimo anno il “Superbonus” può essere riconosciuto anche ai proprietari di prime case monofamiliari con reddito ISEE fino a 25mila euro.

Il Bonus facciate, la detrazione d’imposta del 90% per interventi finalizzati al recupero o restauro delle facciate esterne degli edifici, è stato invece prorogato per un solo anno e con una percentuale ridotta al 60 per cento.

Prorogato per tre anni, fino al 2024, il Bonus mobili ed elettrodomestici, anche se la detrazione, “da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 50 per cento delle spese sostenute ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 5mila euro”. Il bonus riguarda l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (in particolare forni, lavatrici, lavasciugatrici, lavastoviglie, frigoriferi, i congelatori e apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica) finalizzati all’arredo degli immobili oggetto di ristrutturazione.

Giovani

Se dalla riforma delle pensioni sembrano restare fuori (ancora una volta) i giovani, per loro il Governo ha previsto almeno uno sconto sull’affitto per chi, tra i 20 e i 31 anni, esce di casa e ha un proprio reddito, sull’esempio della Spagna. La bozza della manovra introduce una detrazione del 20% fino a 2.400 euro per chi ha reddito entro i 15.493,71 euro. Il bonus (che dura quattro anni) scatta nel caso in cui si affitti un appartamento o solo una stanza, purché sia destinata a diventare l’abitazione principale. Inoltre, sono state prorogate al 31 dicembre 2022 le agevolazioni sulla prima casa per gli under36, rifinanziando il Fondo di garanzia per la prima casa con ulteriori 242 milioni per il prossimo anno.

Bollette

Per ridurre le bollette di luce e gas nel primo trimestre del prossimo anno “l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provvede a ridurre le aliquote relative agli oneri generali di sistema fino a concorrenza dell’importo di due miliardi di euro che a tal fine sono trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali entro il 15 febbraio 2022″.

Tampon Tax

L’Iva su assorbenti, tamponi e altri prodotti per l’igiene femminile scende dal 22 al 10%, come in Spagna, Grecia e Austria. Per i prodotti compostabili e biodegradabili, l’ultima legge di Bilancio aveva già abbassato l’aliquota al 5%. “Dopo anni di battaglie del Pd dentro le istituzioni e una crescente mobilitazione dell’opinione pubblica, è arrivato il momento del taglio della tampon tax con l’abbassamento dell’Iva sugli assorbenti, e l’augurio è che su questo tema non ci sia alcuna e ulteriore dilazione temporale – si legge in una nota delle deputate del Partito Democratico. Le donne italiane hanno il diritto di non pagare tasse sul proprio corpo, così come d’altro canto accade in moltissimi Paesi europei”.

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