mercoledì, 9 Ottobre 2024

Strage di Ustica, Mattarella: “Impegno per una più completa ricostruzione dei fatti”

Il capo dello Stato: "Il tempo trascorso non sanerà mai la ferita, ma consolida il legame di solidarietà umana e il sentimento di vicinanza verso chi ha tanto ingiustamente sofferto".

Da non perdere

“La Repubblica sente come dovere inderogabile la permanente espressione della solidarietà e l’impegno per una più completa ricostruzione dei fatti. La strage di quarantuno anni or sono, nel cielo di Ustica è impressa nella coscienza degli italiani come una tragedia straziante, che ha strappato alla vita ottantuno persone indifese, che ha gettato in un dolore indicibile i loro familiari, che ha lasciato la Repubblica senza una verità univoca capace di ricomporre appieno il quadro delle circostanze e dei responsabili”. Con queste parole, oggi, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato la tragedia in occasione del 41° anniversario della Strage di Ustica, il terribile incidente aereo, avvenuto il 27 giugno 1980: una macchia indelebile nella storia del nostro Paese.

Nel tragico incidente è coinvolto il volo di linea IH870, partito dall’aeroporto di Bologna-Borgo Panigale e diretto all’aeroporto di Palermo-Punta Raisi. L’aereo si è disintegrato ed è caduto nel mar Tirreno, nella zona che abbraccia due isole italiane, Ponza e Ustica. Tutti morti gli occupanti dell’aereo: 81 persone, passeggeri ed equipaggio.

Dopo ben 41 anni, diversi aspetti dell’incidente non sono ancora stati chiariti del tutto. Tra le varie ipotesi, quella accettata con valenza in sede penale e risarcitoria, riguarda un coinvolgimento internazionale, in particolare francese, libico e statunitense. Altre, non confermate, riguardano potenzialmente il cedimento strutturale o un attentato terroristico.

“Nel giorno della ricorrenza il primo pensiero – sottolinea il Capo dello Stato – va a coloro che hanno perso genitori, fratelli, sorelle, parenti, amici. Il tempo trascorso non sanerà mai la ferita, ma consolida il legame di solidarietà umana e il sentimento di vicinanza verso chi ha tanto ingiustamente sofferto. Accanto ad esso cresce il senso di riconoscenza per l’impegno civile che i familiari sono stati capaci di esprimere, promuovendo la ricerca della verità anche di fronte a condotte opache e ostruzionistiche, incoraggiando gli uomini dello Stato che sono stati capaci di compiere passi importanti”.