Restano “molto caute” le previsioni di una eventuale crescita del commercio che, rispetto ai dati fornitici da Confcommercio, sarebbe del 3,8% per il 2021, considerando soprattutto le “incognite sulla ripartenza del turismo internazionale”. Altrettanto cauto però non è stato il calo che durante la pandemia ha riportato l’11,7% di perdita: oltre 126 miliardi di euro di mancati consumi che equivale ad una “perdita di oltre 2.000 euro a testa“, riportando i consumi ai livelli del 1995; a ciò si aggiunge un dato per niente irrilevante che riguarda la riduzione del 60,4% della spesa dei turisti stranieri, corrispondente ad una perdita di circa 27 miliardi: “Il 2020 ha registrato il peggior dato dal secondo dopoguerra“. Questo è tutto tranne che rassicurante ma è la realtà.
Dai rapporti di Confcommercio risulta che nonostante il probabile aumento previsto per il 2021, la spesa pro capite in valore assoluto “non riuscirà a recuperare nemmeno un terzo di quanto perso durante la pandemia” il che non ci sorprende, anche se ciò non annulla la speranza di ricevere notizie migliori per il futuro.