martedì, 23 Aprile 2024

Russia, approvata la legge che vieta candidatura agli attivisti: interviene Navalny

La legge contro gli attivisti considerati 'terroristi', è stata approvata dalla Duma. Navalny avrebbe citato in giudizio la prigione perché non gli fornisce i libri che lui chiede e per la censura dei giornali che legge.

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La proposta di legge che vieta agli attivisti, considerati ‘terroristi’, di candidarsi è diventata legge in Russia. La Duma di Stato ha approvato in terza e ultima lettura il disegno di legge che, di fatto, impedisce ai cittadini coinvolti nel lavoro di organizzazioni riconosciute e considerate come estremiste di essere eletti in Parlamento. Una legge che a tutti gli effetti è rivolta agli attivisti del movimento dell’oppositore Aleksey Navalny, le cui organizzazioni sono attualmente sotto processo dopo che la procura ne ha chiesto la classificazione come “estremiste”.

La legge prevede di vietare temporaneamente (per un periodo massimo di cinque anni) di essere eletti alla Duma ai cittadini membri di associazioni pubbliche, religiose e altre organizzazioni chiuse per decisione del giudice in seguito alla classificazione di “estremisti” o “terroristi”.

La reazione di Navalny:

Alexei Navalny è apparso oggi in un’udienza in tribunale tramite collegamento video, secondo fonti locali. L’oppositore del Cremlino avrebbe citato in giudizio la sua prigione perché non gli fornisce i libri che lui chiede e per la censura dei giornali che legge. La risposta è che il carcere agisce in conformità con la legge russa. In un post sul suo account Instagram martedì, Navalny ha detto di essere stato informato di tre nuove indagini penali contro di lui.

Il divieto si rivolge a chiunque abbia avuto un ruolo nella FBK e in altri organismi bollati come fuorilegge da uno a tre anni prima della sentenza. Per i capi il divieto è di cinque anni. Inoltre, i deputati hanno proposto di estendere questi divieti anche a chi abbia fornito “assistenza monetaria, materiale, organizzativa, metodologica, consultiva o di altro tipo” nell’anno precedente l’entrata in vigore della decisione del tribunale.

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