Un pluriomicida, con 150 morti alle spalle, scarcerato in anticipo per buona condotta. Curioso come tutto ciò sia accaduto alla vigilia della Festa della Repubblica Italiana. Il Paese testimone di un sistema che premia i carnefici.
Il boss soprannominato scannacristiani, il protagonista della guerra tra Stato e Mafia degli anni '90, fedelissimo del capo dei capi di Cosa nostra, Totò Riina, è uscito ieri dal carcere romano di Rebibbia. Ha scontato tutta la sua pena
Commemorazione pubblica della strage di Capaci a Palermo, nell'aula bunker del carcere dell'Ucciardone. Falcone, e vittime di mafia sempre vivi per il sacrificio compiuto per lo Stato.