domenica, 19 Maggio 2024

Gaza, gli Stati Uniti sospendono la spedizione di bombe a Israele: preoccupa l’operazione a Rafah

Le preoccupazioni degli Stati Uniti riguardano soprattutto l'uso finale delle bombe e l'impatto potenziale su civili e infrastrutture in ambienti densamente popolati, come quello di Gaza.

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Gli Stati Uniti hanno preso una decisione senza precedenti sospendendo la spedizione di bombe a Israele, temendo che potessero essere utilizzate nell’annunciata operazione militare a Rafah. La notizia è stata riportata oggi dal Times of Israel, citando un alto funzionario dell’amministrazione Biden. La spedizione, trattenuta la settimana scorsa, include 1.800 bombe da 910 chili e 1.700 bombe da 225 chili.

Nel frattempo, Israele ha riaperto il valico di Kerem Shalom con la Striscia di Gaza, chiuso domenica a seguito dell’attacco nel quale sono rimasti uccisi quattro militari. Il Coordinatore delle attivitĂ  governative nei Territori ha dichiarato che il valico è stato riaperto questa mattina ai camion per l’ingresso a Gaza, secondo le “direttive adottate a livello politico”.

Le preoccupazioni degli Stati Uniti riguardano soprattutto l’uso finale delle bombe e l’impatto potenziale su civili e infrastrutture in ambienti densamente popolati, come quello di Gaza. Washington ha chiarito di opporsi a un’offensiva su larga scala a Rafah e ha espresso la necessitĂ  che ogni azione militare sia accompagnata da un piano per proteggere i civili e evitare ulteriori catastrofi umanitarie.

L’amministrazione Biden ha avuto una serie di incontri virtuali con alti funzionari israeliani per esprimere queste preoccupazioni e suggerire alternative per colpire Hamas senza ricorrere a un’invasione su larga scala. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno ritenuto che queste discussioni non fossero sufficienti a mitigare i rischi evidenziati.

Nel frattempo, Israele ha effettuato un’operazione “limitata” a Rafah, prendendo il controllo del valico di frontiera con l’Egitto. Questa mossa ha suscitato ulteriori preoccupazioni da parte degli Stati Uniti, che hanno chiarito di essere contrari a un’operazione militare di vasta portata.

Nel contesto di queste tensioni, gli attivisti israeliani hanno bloccato l’autostrada Ayalon a Tel Aviv, manifestando per il rilascio degli ostaggi a Gaza. La situazione rimane tesa mentre gli sforzi diplomatici cercano di prevenire un’escalation della violenza nella regione.

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