lunedì, 29 Aprile 2024

Lampedusa, oltre 4mila migranti in un unico hotspot: previsto a breve un nuovo decreto sicurezza

Nell'arco di nemmeno due giorni i punti di accoglienza dell'Isola di Lampedusa hanno contato più di 7mila nuovi arrivi. Secondo i dati sono oltre 120mila i migranti giunti in Italia da inizio anno. Entro fine mese si attende un nuovo decreto sicurezza da parte del Governo.

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Dopo la giornata da record di ieri, in cui oltre 110 imbarcazioni hanno raggiunto le coste di Lampedusa – registrando anche il tragico annegamento di un neonato di 5 mesi – la situazione, per quanto sotto controllo, ha portato a numerose richieste di sostegno da parte delle autorità dell’isola. Circa 4200 migranti sono stati accolti presso l’hotspot di contrada Imbriacola, di cui circa 257 sono minori non accompagnati. Molti di loro sono sbarcati in condizioni di salute compromesse, come nel caso di un giovane migrante che, presentando i postumi di un arresto cardiaco, è stato trasferito in tarda serata all’ospedale di Caltanissetta, tramite elisoccorso. Lo stesso mezzo ha provveduto a spostare anche 5 donne, in stato di gravidanza, presso l‘ospedale di Agrigento, per assicurare loro tutte le cure necessarie, sempre più difficili da garantire a causa delle limitate risorse dell’isola. Nella giornata di oggi, giovedì 14 settembre, 453 migranti partiranno sulla nave Lampedusa alla volta di Trapani; altri 480 raggiungeranno Augusta con la nave Veronesi. Inoltre, 700 si sposteranno sulla nave di linea Galaxy, concludendo con 300 persone dirette a Catania tramite la nave militare Orione.

La situazione è sicuramente complessa, ma stiamo cercando gradualmente di ritornare alla normalità“, ha dichiarato Francesca Basile, responsabile Migrazione della Croce Rossa italiana. “Nonostante la situazione critica – ha continuato – abbiamo cercato comunque di distribuire brandine alle persone, per non farle dormire all’addiaccio, abbiamo fornito cibo e anche nella giornata di oggi tutti riceveranno ciò di cui hanno bisogno, compatibilmente con la situazione”. Intanto la Questura di Agrigento, insieme con altre Forze dell’Ordine presenti a Lampedusa, ha precisato come tra i migranti e la Polizia non si sia verificato alcuno scontro, imputando narrazioni diverse all’amplificazione della realtà spesso utilizzata dai media. “Una cosa sono le cariche, altra cosa sono le cariche di alleggerimento, e questi due casi ieri non ci sono stati – è stato evidenziato dalle Forze dell’Ordine -. Se poi vogliamo descrivere una realtà aumentata, ognuno lo può fare, ma anche noi abbiamo le nostri immagini, e siamo lì sempre, in ogni istante“.

Mentre le autorità sono impegnate per offrire tutto il soccorso necessario, dal Governo si prevede un nuovo decreto di sicurezza (o un disegno di legge: la formula non è ancora stata ratificata), con particolare pressione da parte della Lega. Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si era espresso riguardo a una scadenza entro la fine del mese di settembre, mentre Salvini ha incalzato per un provvedimento entro lunedì prossimo, che però risulta improbabile, vista la complessità della materia. La priorità, secondo quanto emerge, sarà quella di velocizzare i rimpatri, semplificando le relative procedure e aumentando il numero dei CPR (Centri di Permanenza e di Rimpatrio), arrivando a collocarne uno in ogni regione. Lo scopo principale dei nuovi interventi sarà quello di espellere in modo sistematico e definitivo i migranti irregolari, in particolari gli individui pericolosi con una storia di comportamenti violenti. Queste nuove misure sono state energicamente incentivate dall’onda del dissenso, rappresentata in prima istanza dal Ministro Salvini, il quale nei giorni scorsi aveva incolpato l’Europa per la mancanza di sostegni, asserendo anche che questo “esodo” non può essere considerato spontaneo, ma deve essere letto come un “atto di guerra”. Secondo il Ministro, “seimila persone in 24 ore non arrivano per caso. Sono convinto vi sia una regia dietro”.

Al margine delle ultime intense giornate, si osservano i dati aggiornati dal Viminale alle 8 di questa mattina: 123.863 immigrati giunti in Italia dall’inizio dell’anno. Una cifra di cui il Paese si è fatto carico quasi totalmente, e che non accenna a trovare punti di condivisione, visto che ieri Francia e Germania hanno ufficialmente chiuso i corridoi di distribuzione degli arrivi.

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