lunedì, 29 Aprile 2024

Lampedusa, più di 5000 nuovi sbarchi in un solo giorno: annegato un neonato di 5 mesi poco prima dell’approdo. Germania e Francia chiudono le frontiere.

Nella giornata di ieri è stato raggiunto il record di 110 arrivi con oltre 5000 persone a carico dell'isola di Lampedusa. Dalle autorità cittadine vengono denunciate gravi difficoltà e si richiedono aiuti immediati. Meloni: "voglio una soluzione strutturale". Germania e Francia bloccano i corridoi per la distribuzione dei migranti dall'Italia.

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Complici le condizioni meteomarine favorevoli, presso l’isola di Lampedusa gli sbarchi dei migranti continuano senza sosta. Con 5112 persone nell’arco di 24 ore, le capacità di accoglienza dell’isola sono ormai allo stremo, spingendo ad un’assertiva richiesta di sostegno nei confronti dello Stato. Il Questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, ha spiegato un’intervista che la maggior parte delle piccole barche vengono lasciate in acque territoriali dalle navi madre, alcune vengono trascinate da navi a motore. Tutte abbandonate al proprio destino, di fronte a moli stracolmi e nessuna concreta certezza.

Lo dimostra il caso di un neonato, di soli 5 mesi, caduto in mare poco prima dell’arrivo della motovedetta Cp290, della Guardia costiera, fuori dal porto della maggiore isola delle Pelagie. Nonostante il pronto intervento dei soccorsi, la barca si è rovesciata proprio nell’ultimo tratto della sua navigazione, intorno alle 04:18 di notte. I militari della Capitaneria sono riusciti a salvare tutte le 46 persone riversatesi in acqua, ma per il piccolo non c’é stato nulla da fare. Mentre la mamma è stata accolta all’hotspot di contrada Imbriacola, per ricevere le cure necessarie, la salma del neonato è stata trasportata alla camera mortuaria del cimiteri di Cala Pasina. Mentre la Capitaneria di porto ha preso in carico le indagini per la ricostruzione dei fatti, la Polizia si è attivata per offrire alla donna un sostegno psicologico.

L’ex sindaca dell’isola, Giusi Nicolini, ha raccontato scenari di delirio, descrivendo il molo Favaloro come un “tappeto di umanità; non si fa in tempo a svuotarlo che di nuovo si riempie”. Le persone, già stremate dal viaggio per mare, sono ammassate le une sulle altre, rinfrescate con gli idranti, mentre più e più barchini restano in attesa di attraccare. Il Procuratore capo di Agrigento, Giovanni di Leo, ha commentato come vi sia la necessità di un aiuto concreto, pratico e immediato, non solo da parte di ogni struttura dello Stato, ma anche di ogni persona di buona volontà. “A nome di tutti coloro che in questo momento sono impegnati fin dalle prime ore del mattino”, il procuratore ha lanciato un appello, con la consapevolezza che le risorse di Lampedusa sono limitate. Di fatti, per quanto soliti a vivere in prima linea l’incremento del flusso migratorio, gli stessi abitanti hanno espresso incredulità e preoccupazione. “È urgente- ha evidenziato l’attuale sindaco Filippo Mannino– un intervento immediato della Protezione civile, a supporto sia dei migranti sia della stessa popolazione, la quale, dopo 30 anni di generosa accoglienza, ha ormai esaurito le proprie risorse psico-fisiche ed economiche“.

All’interno di questo delicato e precario contesto, sono arrivate le comunicazioni di Francia e Germania riguardo alla chiusura dei corridoi per la distribuzione dei migranti. Il Ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin ha annunciato di voler “blindare” il confine tra Mentone e Ventimiglia, portando a proprio supporto il dato di un aumento del 100% dei flussi. D’altra parte il governo di Berlino ha interrotto i processi di selezione dei richiedenti asilo che giungono in Germania dall’Italia, all’interno del cosiddetto “meccanismo di solidarietà volontaria”. A scriverlo è Die Welt, riferendosi ad una scelta della Ministra degli Interni Nancy Faeser, riconducibile dalla forte pressione migratoria. Eppure, da quanto emerge, sono solamente 1042 i migranti ricollocati in Germania dall’ottobre 2022 ad oggi, su un totale di oltre 100mila sbarchi (118.436) avvenuti in Italia considerando solo il 2023. Ad originare la mossa tedesca sarebbe stata la decisione del governo italiano di sospendere il ritorno nel Paese dei cosiddetti “dublinanti“, ossia i migranti che hanno fatto il loro primo ingresso in Italia, a partire da dicembre 2022.

I commenti degli esponenti politici italiani non hanno tardato ad arrivare. Il Ministro Matteo Salvini ha evidenziato prontamente la gravità dell’assenza dell’Europa, spiegando come “difendere i confini” non sia “un diritto ma un dovere”. Ad esprimersi a riguardo è anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante l’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia, dichiarando la propria volontà di affrontare il problema dell’immigrazione in modo strutturale. “So che molti di quelli che ci hanno votato speravano in risultati immediati- ha detto Meloni- Non mi spaventa pagare uno scotto nel breve periodo, perché a me non interessano soluzioni effimere o risposte propagandistiche che funzionano solo sul piano della comunicazione”. L’obiettivo primario è quello di gestire il flusso in modo ordinato e controllato, di modo da minimizzare le pratiche illegali e garantire un inserimento sostenibile.

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