martedì, 30 Aprile 2024

“Diversamente triste” è il nuovo album di Shade

A cinque anni di distanza da "Truman" esce "Diversamente triste" il nuovo album di Shade.

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“Diversamente triste” esce per Epic Records Italy/Sony Music Italy ed è il nuovo album di Shade che arriva a cinque anni di distanza da ‘Truman’, il suo ultimo disco. “Cinque anni sono un periodo infinito se pensiamo alla discografia moderna – ha commentato – ma sono anche quelli che mi hanno permesso di maturare esperienze che ho voluto raccontare”.
Oggi, al contrario, “vedo album uscire a distanza di tre o quattro mesi – ha aggiunto – ma se non vivi qualcosa, poi cosa hai da raccontare?”.

In questi cinque anni “io ho vissuto di tutto, tra la pandemia e la perdita di familiari e amici” ha continuato Shade che ha iniziato a lavorare al nuovo album tre anni fa.
Il nome dell’album, che il rapper torinese presenta nel corso del suo ‘Summer Tour 2023’, “racchiude un po’ quello che sono”, ossia un ragazzo “sempre con la battuta pronta – ha spiegato – ma a volte quello è un sorriso che mi stampo in faccia per tirare su di morale le persone che sono vicine a me”.

“Ultimamente vedo dischi tappezzati di featuring – ha proseguito – molti sono fatti solo per fare numeri sulle piattaforme”. E anche la discografia italiana secondo Shade “è cambiata tantissimo” con “una sorta di saturazione di uscite e ascolti. In Italia si dà spazio, specie ultimamente, a canzoni che non sono canzoni, ma trend, dei TikTok o delle cose virali che poi in classifica hanno un loro peso”.
La soluzione ideale per Shade non è rincorrere la moda vincente cercando il successo nel breve termine. Una filosofia che vorrebbe fosse applicata anche alla Juventus, la squadra di cui è grande tifoso: “Se cerchi sempre la vittoria nel breve termine, firmando giocatori a fine carriera, non vinci, anzi fai figure di merda come abbiamo fatto noi quest’anno. Io nella musica cerco di ragionare sul lungo termine”.
Quanto alla scena attuale, “non ho mai apprezzato al 100% la trap, arrivando da un rap più old school: preferisco ascoltare i Club Dogo o Marra”, ma comunque “nella trap ci sono molti artisti interessanti – ha concluso – ma anche un oceano di cantanti che ripete sempre i soliti cliché”..

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