sabato, 27 Aprile 2024

Varese, 24enne torturato e ucciso nei boschi della droga: scattano 26 misure cautelari

La vittima, un 24enne di origini marocchine, pare facesse parte di una banda di presunti spacciatori operanti in diverse piazze di spaccio nelle zone boschive delle province di Milano, Varese, Novara, Pavia e Lodi.

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Questa mattina, 27 giugno, sono state emesse 26 misure cautelari dal gip di Busto Arsizio, Novara e Lodi a seguito del ritrovamento di un cadavere abbandonato nei pressi della strada statale 336 nel comune di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese.

La vittima, un 24enne di origini marocchine, pare facesse parte di una banda di presunti spacciatori operanti in diverse piazze di spaccio nelle zone boschive delle province di Milano, Varese, Novara, Pavia e Lodi. Per 26 di essi, indagati a vario titolo per i reati di tortura e omicidio, tentata estorsione, rapina, detenzione di armi, reati in materia di stupefacenti e spaccio nelle zone boschive in Piemonte e Lombardia, sono state emesse le misure cautelari nell’ambito di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Varese.

Gli arresti sono avvenuti nelle province di Milano, Lodi, Pavia e Cremona Novara e Piacenza. Uno è stato eseguito in Germania, ma molti destinatari dei provvedimenti, senza fissa dimora, risultano ancora irreperibili.

Stando alle prime ricostruzioni sembrerebbe che il movente dell’omicidio sia il furto di droga e soldi per un valore di circa 30mila euro che la vittima avrebbe compiuto nei confronti del gruppo di spacciatori di cui faceva parte, al fine di aprire una sua piazza di spaccio in zona Laveno Mombello.

Scoperto dal gruppo, il ragazzo marocchino sarebbe stato condotto con l’inganno nel bosco dove aveva compiuto il furto, con la scusa di dover parlare con il “capo”, ma ad attenderlo avrebbe trovato altri membri che lo avrebbero aggredito e torturato fino provocarne la morte.

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