giovedì, 25 Aprile 2024

Giochi Olimpici, Matt Carroll apre ad atleti russi e bielorussi: “Lo sport unisce il mondo, non lo divide”

Il capo del Comitato australiano, Matt Carroll, ha dichiarato ai media di aver concordato con gli organi internazionali un possibile percorso che consenta ad atleti di Mosca e Minsk di competere sotto una bandiera neutrale. Il messaggio è chiaro: lo sport unisce, non divide.

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Il Comitato olimpico australiano apre la strada verso la prospettiva della partecipazione di atleti russi e bielorussi ai prossimi Giochi Olimpici di Parigi del 2024 e del 2032 a Brisbane. Il capo del Comitato, Matt Carroll, ha dichiarato ai media australiani di aver concordato con gli organi internazionali un possibile percorso che consenta ad atleti di Mosca e Minsk di competere sotto una bandiera neutrale.

Ben 30 nazioni, compresa la stessa Australia, hanno scritto il mese scorso agli organismi internazionali sollecitando il divieto di partecipazione agli atleti dei due Paesi alleati contro l’Ucraina nella Guerra del Donbass. Matt Carroll, però, ha fatto un passo indietro e, schierandosi contro l’Eliseo a Parigi come contro il Governo stesso di Sydney, ha acceso una luce di speranza per atleti che nulla hanno a che fare con una guerra che non hanno iniziato loro, non la sostengono, e non la stanno mettendo in atto. Il messaggio di Carroll, che ha parlato alla National Press di Camberra, è forte e chiaro: tenete la guerra e la politica lontano dallo sport.

La posizione del Comitato olimpico australiano è quella del CIO. Noi, come chiunque, aborriamo la guerra in Ucraina. Allo stesso tempo, lo sport consiste nel riunire il mondo. Non sono gli atleti che hanno iniziato la guerra, non sono loro a causare dolore e tragedie, quindi c’è l’opportunità di riunire il mondo, non di allontanarlo ulteriormente” ha affermato Carroll, come riportato dal media australiano The Sydney Morning Herald.

Di diverso parere sono invece i ministri dello Sport di Lituania, Lettonia, Estonia e Polonia, che incoraggiano il CIO a mantenere astio e divisioni contro gli atleti dei Paesi invasori, esortando alla categorica esclusione di russi e bielorussi. Il 9 febbraio, sull’Agenzia di stampa Reuters, è apparsa una dichiarazione di Thomas Bach, capo del CIO, secondo cui il boicottaggio dei Giochi Olimpici di Parigi de 2024 da parte del Comitato nazionale ucraino costituirebbe una violazione della Carta olimpica.

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