In Francia orde di ragazzi, organizzazioni sindacali e lavoratori continuano a scendere nelle piazze, manifestando contro la nuova riforma di Emmanuel Macron sulle pensioni. A combattere rimangono i più giovani, i nuovi sessantottini nel cui sangue scorre probabilmente quella cultura della rivoluzione e della lotta per i propri diritti, tanto dimenticata dai loro vicini di casa.
Il capo del Comitato australiano, Matt Carroll, ha dichiarato ai media di aver concordato con gli organi internazionali un possibile percorso che consenta ad atleti di Mosca e Minsk di competere sotto una bandiera neutrale. Il messaggio è chiaro: lo sport unisce, non divide.