venerdì, 29 Marzo 2024

Ue, immigrazione e guerra in Ucraina: Meloni “Vogliamo un Europa che sia un gigante politico e non un gigante burocratico” “

La Meloni affermato la perfetta sintonia con la Polonia, a Varsavia, prima della visita a Kiev di domani. Le linee sono le stesse, le idee condivise e lo sguardo solidale sull'Ucraina e sulla guerra.

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Durante la conferenza stampa a seguito dell’incontro con il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni parla e risponde alle domande riguardo ai temi dell’immigrazione e alle leggi europee. Ci vogliono risposte e un’ “Europa seria che deve affrontare temi con pragmatismo”. La Polonia, insieme all’Ungheria, e ormai all’Italia mantiene saldi i punti nazionalisti e conservatori in merito alle politiche migratorie dichiarandosi in prima linea per “discutere prima dei confini esterni”.

MATEUSZ MORAWIECKI PRIMO MINISTRO DELLA POLONIA e GIORGIA MELONI

Per la Premier l’approccio giusto al tema caldo della migrazione, sempre più drammatico, è il riconoscimento delle specificità dei confini marittimi, la scelta decisa di arginare quanto più possibile le ondate di arrivi via terra, ma anche via mare, rafforzando le frontiere e tenendo conto di quei rapporti con i Paesi da cui partono i flussi migratori.

Ha aggiunto, incalzato poi dai giornalisti, il premier polacco: “Noi sappiamo che ci sono anche altri strumenti per fare la guerra. Lukashenko ad esempio ha attaccato la Polonia prima ancora che Putin attaccasse l’Ucraina e lo ha fatto con la pressione migratoria fatta in modo artificiale. Oggi abbiamo parlato di come l’Ue può risolvere problema”.

Sull’Ucraina Meloni ha sottolineato “quanto l’Italia sia stata decisa dall’inizio dell’invasione russa all’Ucraina, con il sostegno finanziario, militare, umanitario, civile: l’Ucraina e la Polonia sanno di poter contare su di noi, oggi la Polonia rappresenta il confine morale e materiale dell’Occidente e le dobbiamo dire grazie per il lavoro straordinario che sta facendo in sostegno dell’Ucraina”. 

“Vogliamo un Europa che sia un gigante politico e non un gigante burocratico” ha spiegato in perfetta sintonia con la Polonia, a Varsavia, prima della visita a Kiev di domani. Le linee sono le stesse, le idee condivise e lo sguardo solidale sull’Ucraina e sulla guerra. Morawiecki si è detto “molto contento che l’Italia capisca quanto sia importante l’Ucraina per il futuro dell’Europa. Il governo italiano e il governo polacco guardano insieme a questo problema, abbiamo parlato di invio di armi all’Ucraina, affinché la pace possa prevalere”.

Sulla gestione dei migranti la premier ha sottolineato che “la discussione deve essere sulla dimensione esterna dei confini europei: è inutile discutere di movimenti secondari se non discutiamo, a monte, di quelli primari. Oggi abbiamo parlato di come in modo strategico, lungimirante, possiamo risolvere il problema come Ue”

Meloni ha concluso con un sorriso: “Oggi si dimostra la forza del legame tra le due nazioni, un legame che continua a crescere. Lo scorso anno abbiamo avuto 29 miliardi di euro di interscambio e crediamo che possa crescere. Ci sono in Polonia 2.600 aziende italiane e questo fa sì che il nostro legame continui a crescere. Anche i nostri rapporti culturali continuano a crescere”.

 

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