giovedì, 28 Marzo 2024

Regionali, le dichiarazioni Berlusconi su Zelensky: la stampa internazionale si infiamma

Da Washington: "apprezziamo il forte sostegno dell'Italia all'Ucraina". Meloni: "Il sostegno a Kiev è saldo e convinto". Nikolenko: "Berlusconi: tentativo di baciare le mani di Putin, insanguinate fino ai gomiti."

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L’eco prodotto dalle parole di Silvio Berlusconi di ritorno dal seggio delle regionali ha raggiunto inarrestabile la stampa estera. “Io se fossi stato Presidente del Consiglio a parlare con Zelensky non ci sarei mai andato”. Questo l’incipit che ha messo ancora una volta l’Italia sotto i riflettori della politica internazionale, che la Premier e i suoi ministri stanno faticosamente tentando di tenere a bada.

Tajani approva il tribunale per crimini di guerra

“Uccidere la popolazione inerme è un crimine di guerra e lì vedremo come intervenire: se ci sarà un tribunale ad hoc, non siamo contrari”.

Il ministro Tajani durante una lectio magistralis all’università Luiss di Roma spiega che non sono mai state inviate armi per colpire il territorio russo e mai è stata dichiarata guerra alla Russia, ma: “Abbiamo un problema con la leadership, non con il popolo. Se la leadership viola le norme di diritto internazionale non possiamo che avere una sola posizione: condanna delle violazioni del diritto, dei crimini di guerra, delle violenze“.

Da Palazzo Chigi la Meloni ricorda a Berlusconi che tutti i voti parlamentari si sono espressi a favore dell’Ucraina. Ribadisce: “Il sostegno a Kiev è saldo e convinto“.

Le reazioni della stampa internazionale

Da Washington arriva una risposta positiva alla correzione della Meloni sull’intervento di Berlusconi, riguardo l’impegno del Governo nel sostenere la causa Ucraina. Il portavoce del Dipartimento di Stato Usa afferma infatti: “Lavoriamo a stretto contatto con il governo del premier Giorgia Meloni su una serie di interessi condivisi, come abbiamo fatto con i governi italiani per molti anni, e apprezziamo il forte sostegno dell’Italia all’Ucraina” e sottolinea che rimane di vitale importanza la voce forte dell’Italia alla Nato e nell’Ue a sostegno delle relazioni transatlantiche.

L’agenzia di stampa internazionale Reuters, tra le più autorevoli del mondo, ha riportato l’intervento del leader di Forza Italia ricordando i suoi precedenti. Non è la prima volta che Berlusconi si concede questo genere di affermazioni da quando la guerra è cominciata, lo scorso 24 febbraio. Basti ritornare a quando, durante la puntata di Porta a Porta del 22 settembre 2022, difende Putin dicendo che era stato spinto a entrare in guerra e che voleva mettere “persone perbene” a capo di Kiev.

Non si può dire la stessa cosa riguardo la reazione avuta dal portavoce del ministro degli Esteri Ucraino Nikolenko, che su Facebook scrive: “Le accuse insensate di Berlusconi contro Zelensky sono un tentativo di baciare le mani di Putin, insanguinate fino ai gomiti. Un tentativo di dimostrare la sua lealtà al dittatore russo”. E ricorda di aver lavorato in Libia nel 2010 quando il Cavaliere, all’epoca Premier, incontrò Gheddafi: “Baciò le mani del dittatore per mostrare lealtà. Diffondendo la propaganda russa, incoraggia Mosca a continuare i suoi crimini e quindi ha responsabilità politica e morale. Apprezziamo invece molto la pronta risposta di Meloni, che ha riaffermato l’incrollabile sostegno all’Ucraina”.

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L’intervento completo del portavoce del ministro Nikolenko sulla pagina facebook.

Da Mosca, infine, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dice: “Non spetta a me giudicare e dare i voti a Berlusconi, queste sono cose che riguardano gli italiani. Mi limito ai fatti, e i fatti dicono che per otto anni, dal 2014, la Russia ha insistito perché fossero applicati gli accordi di Minsk per la pace in Ucraina. Ma questo non era quello che l’Occidente aveva in mente”.

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