sabato, 20 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Berlusconi contro Meloni: “Da Premier non parlerei con Zelensky”

Il Cav "Giudico molto negativamente questo signore". Pd "Così si isola l'Italia". Tajani rassicura "Forza Italia da sempre a favore dell'indipendenza Ucraina".

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Io se fossi stato Presidente del Consiglio a parlare con Zelensky non ci sarei mai andato” afferma il Cavaliere uscito dal seggio elettorale di via Ruffini dopo aver votato per le regionali. “Bastava che lui cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe avvenuto. Quindi io giudico molto, molto negativamente il comportamento di questo signore.

Diventa più profonda la crepa che divide il centrodestra, ora che il leader di Forza Italia riconferma la sua posizione filo-putiniana, già focolaio di polemiche negli scorsi mesi. Ad aggravare la scena italiana si aggiunge il dialogo sempre più aspro tra la Premier Meloni e il presidente Macron dal quale ha preso le distanze proprio sulla scelta di un confronto ristretto con Zelensky, anziché esteso a tutta l’Unione europea.

Pd e Terzo polo attaccano: “Così si isola l’Italia”

Le forti dichiarazioni di Berlusconi sul leader ucraino fanno discutere ancora una volta l’Italia. Da Palazzo Chigi Forza Italia prende subito le distanze da questa posizione, convenendo che “Il sostegno all’Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto“, come chiarito nel programma elettorale della coalizione, “e confermato in tutti i voti parlamentari della maggioranza che sostiene l’esecutivo”. Tacciono la Lega e il Movimento 5 stelle.

Gli azzurri sono costretti a una nuova rettifica delle parole del Cavaliere, come successe a maggio dopo alcune dichiarazioni fatte a Posillipo, a margine di una convention di FI, e a ottobre nell’audio rubato nell’assemblea con i parlamentari. Il primo a rimediare è il ministro degli Esteri Tajani, nonché numero due del partito: “Forza Italia è da sempre schierata a favore dell’indipendenza dell’Ucraina – twitta – Dalla parte dell’Europa, della Nato e dell’Occidente”

Berlusconi non si limita tuttavia a esprimere il suo disaccordo per Zelensky e le mosse di Meloni, ma prosegue e rivolge un suggerimento anche alla Casa Bianca. Ipotizza che, se gli U.S. promettessero un piano Marshall di 9mila miliardi di dollari e bloccassero le forniture di armi, “soltanto una cosa del genere potrebbe convincere questo signore a cessare il fuoco.”

Nella puntata del 12 febbraio di Che tempo che fa, il direttore di Repubblica Maurizio Molinari commenta: “Io credo che Berlusconi abbia voluto dire di non riconoscere la posizione di politica estera presa dal Presidente del Consiglio.” Concludendo: “Il messaggio politico che lui manda agli italiani nel giorno elettorale come oggi è che non riconosce la leadership politica, sui termini di politica estera e di sicurezza, di Giorgia Meloni.

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