giovedì, 25 Aprile 2024

Emergenza migranti, Francia: “Niente ricollocamenti se l’Italia non accoglie navi”

Il ministro francese Gerald Darmanin, giunto a Bruxelles per il vertice del Consiglio dei ministri degli Interni sull'immigrazione, ha lanciato un chiaro avvertimento. Per l'Italia, invece, segnali positivi.

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Se l’Italia non prende le navi e non accetta la legge del porto più sicuro, non c’è motivo che i Paesi che fanno i ricollocamenti siano Francia e Germania“. Così il ministro francese Gérald Darmanin arrivato a Bruxelles in occasione del Consiglio straordinario dei ministri europei degli Interni, summit interamente dedicato all’immigrazione. Il ministro ha anche ribadito che le Ong non possono essere trattate alla stessa stregua di organizzazioni di passaggio, in quanto lavorano per salvare le persone. “I Paesi del sud del Mediterraneo devono aprire i loro porti perché a volte ci sono imbarcazioni delle Ong che attraversano le loro acque territoriali e alle quali non vengono aperti i porti” ha aggiunto Dermanin.

Dalla Presidenza Ue: “Tensione passata”

Sulla crisi dei migranti, è stato proposto il 21 novembre scorso dalla Commissione europea il Piano d’Azione nel Mediterraneo, suddiviso in venti punti, che ha lasciato molto soddisfatto il ministro degli Interni italiano, Matteo Piantedosi. Il fulmine scagliato da Dermanin arriva proprio quando dalla Presidenza Ue sono arrivate parole rassicuranti riguardo le recenti tensioni tra Francia e Italia; Vit Rakusan, presidente di turno (Repubblica Ceca), ha dichiarato: “Penso che la situazione ora sia molto migliorata, abbiamo la sensazione che la tensione sia passata. Vogliamo ascoltare la posizione italiana“.

Segnali positivi per l’Italia

Secondo alcune fonti, nella riunione straordinaria dei ministri degli Interni l’Italia si esporrà in riferimento ai punti cardine contenuti nel Piano d’Azione nel Mediterraneo. Secondo le stesse fonti, la convocazione del vertice a Bruxelles e la proposta di un piano che prevede alcune questioni già sollecitate dall’Italia, sarebbe un chiaro segnale che le esigenze del nostro Paese vengono prese in considerazione. Tra le richieste del Governo italiano c’è l’urgenza di un piano per gestire i flussi migratori nel Mediterraneo e una seria collaborazione e solidarietà nell’accoglienza, che non può essere un’esclusiva di pochi Paesi.

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