giovedì, 18 Aprile 2024

Emergenza migranti, Francia e Germania all’Italia: “Se accoglie Ocean Viking prendiamo parte dei naufraghi”

Dopo la chiusura della Norvegia alla richiesta italiana circa l'accoglienza dei migranti, il ministro francese dell'Interno ha dichiarato di essere sulla stessa linea del pensiero norvegese, con la differenza che con la Germania sono disposti a ospitare una parte dei naufraghi solo se l'Italia permette l'attracco della Ocean Viking.

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Il diritto internazionale è molto chiaro: quando una barca chiede di accostare con dei naufraghi a bordo, è il porto più sicuro e più vicino che deve accoglierla. Nello specifico, l’Italia”. Tale presa di posizione arriva dal ministro francese dell’Interno, Gérald Darmanin, che afferma anche di “non avere alcun dubbio” sul fatto che l’Italia “rispetterà il diritto internazionale“, permettendo alla nave umanitaria Ocean Viking della ong Sos Méditerranée di attraccare in uno dei porti italiani per far sbarcare i 234 migranti a bordo. “Abbiamo detto all’Italia, e lo diciamo insieme alla Germania, che se la nave umanitaria verrà accolta, anche noi accoglieremo una parte dei migranti, delle donne e dei bambini, affinché l’Italia non si debba prendere carico da sola del fardello di questo arrivo di migranti“, ha concluso il ministro.

Nonostante quindi continui il braccio di ferro tra l’Europa e la nostra nazione sulla questione dei naufraghi delle navi ong, circa un migliaio, proseguono instancabilmente gli sbarchi autonomi o effettuati da mercantili, spesso con l’aiuto di Guardia Costiera o Finanza. Nell’ultima settimana, sono 6.270 i migranti che hanno raggiunto le coste italiane, con due sbarchi solo nelle ultime ore. Un mercantile francese ha portato a Pozzallo 37 persone trovate alla deriva, mentre una barca a vela ucraina ha trasportato ad Augusta 99 persone. Tre scafisti sono finiti immediatamente in manette.

La posizione della Norvegia

La Norvegia non ha alcuna responsabilità ai sensi delle convenzioni sui diritti umani o del diritto del mare per le persone imbarcate a bordo di navi private battenti bandiera norvegese nel Mediterraneo“. È quanto si legge in una nota inviata direttamente dalla Norvegia alla Farnesina che, dopo la Germania, prende le distanze dalla questione dello sbarco dei migranti e affida la sola responsabilità ai Paesi confinanti, in questo caso Italia e Malta. La Norvegia, dunque, chiude le porte alla richiesta italiana rivolta agli Stati bandiera circa l’accoglienza di almeno mille migranti che, da dieci giorni a questa parte, sono in attesa di sbarco. Il Governo italiano non si ferma e potrebbe continuare a espandere la richiesta di asilo a bordo delle navi, al fine di affidarne la gestione ai Paesi di bandiera e, in un momento successivo, facilitarne lo sbarco nei porti italiani limitrofi. Una soluzione, questa, che potrebbe essere di grande aiuto per la “Humanity 1, la “Ocean Viking e la “Geo Barents, le tre navi umanitarie che, poco alla volta, stanno raggiungendo le coste meridionali della Sicilia. Una situazione, purtroppo, resa ancora più difficoltosa dalle condizioni climatiche in peggioramento su tutta la Penisola.

L’appello della Ong Sos Humanity

Le condizioni di salute dei naufraghi stanno peggiorando. A causa delle temperature fredde di notte si sta diffondendo la febbre a bordo. Abbiamo dovuto razionare l’acqua delle docce per la prima volta. Abbiamo persone vulnerabili: donne incinte, bambini e minori non accompagnati”. Così Candida Lobes, responsabile del “Dipartimento di Comunicazione, Ricerca e Salvataggio” che invita, inevitabilmente, a mettersi una mano sul cuore per queste persone, il cui unico obiettivo è sbarcare in un posto in cui sentirsi nuovamente al sicuro.

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