mercoledì, 24 Aprile 2024

Cellulari, pc e videogiochi al posto dei libri: truffa col Bonus cultura nei guai commerciate e 360 beneficiari

Secondo gli investigatori il commerciante avrebbe falsamente comunicato al Ministero la vendita di libri e ingressi per teatri e cinema, vendendo invece beni da lui commercializzati, come videogiochi, computer e cellulari.

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A San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, la Guardia di Finanza ha scoperto una truffa ai danni dello Stato tramite il cosi detto Bonus cultura. Nei guai sono finiti un commerciante del posto e 360 beneficiari, al cui carico le Fiamme Gialle hanno elevato una serie di sanzioni. L’ammontare della frode è pari a circa 160mila euro. Il Bonus Cultura è un’agevolazione rivolta a maggiorenni, tramite l’applicazione 18app, a cui lo Stato eroga un buono del valore di 500 euro al fine di sostenere la diffusione della cultura tra i giovani mediante l’acquisto di prodotti e attività culturali di vario tipo. Secondo gli investigatori il commerciante avrebbe falsamente comunicato al Ministero la vendita di libri e ingressi per teatri e cinema, vendendo invece beni da lui commercializzati, come videogiochi, computer e cellulari. Il ministero della Cultura è già intervenuto e ha sospeso l’accreditamento dal sistema 18app dell’esercente e avviato le procedure dio recupero delle somme indebitamente percepite.

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