venerdì, 19 Aprile 2024

Caro energia, Ravenna dice sì al rigassificatore impianto pronto nel 2024. Bonaccini: “Strategico per il Paese”

In merito ai ristori per i cittadini, il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha detto chiaramente che "la città chiede la stessa entità di sconti in bolletta di quelli avanzati da Piombino. Questa sarà la richiesta da fare al nuovo Governo".

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A Ravenna arriva il sì al rigassificatore. Lo scorso 18 ottobre, il Consiglio comunale ha infatti approvato all’unanimità, dopo due ore e mezza di discussione, la realizzazione dell’impianto galleggiante al largo di Punta Marina, opera giudicata strategica dal Governo nazionale per il fabbisogno energetico del Paese e considerata di grande rilievo per la stessa città  per le ricadute economiche, per l’impatto ambientale e paesaggistico, per le questioni attinenti la sicurezza. Opera strategica e di enorme importanza, dunque si presumeva che tutti i consiglieri comunali fossero al loro posto per votare. Invece non è andata così. La maggioranza era al completo e ha votato compatta per il sì. Tutti i gruppi, anche quelli dei 5Stelle e di Ravenna Coraggiosa che sul rigassificatore hanno posizioni critiche. Hanno votato sì anche due consiglieri di opposizione: Alberto Ferrero (Fd’I) e Giacomo Ercolani (Lega). Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) si è astenuto. Risultato del voto: 23 sì e 1 astenuto, nessun voto contrario.

Quando parte il cantiere

Nonostante le proteste di questi ultimi mesi da parte di alcuni cittadini sull’installazione dell’impianto, alla fine è prevalsa la volontà di procedere. Quanto ai ristori per i cittadini e alle compensazioni in particolare per Punta Marina Terme, la località balneare su cui impatterà maggiormente il rigassificatore con la struttura galleggiante a 8,5 km dalla costa, e con le condutture e la centrale di innesto a terra (alle spalle dell’abitato), il sindaco ha detto chiaramente che “Ravenna chiede la stessa entità di ristori (sconti in bolletta) per i suoi cittadini di quelli avanzati da Piombino e che questa sarà la richiesta che Ravenna porterà al nuovo Governo”. Anche perché, prosegue il primo cittadino “non deve passare l’idea che chi protesta e va in piazza contro il rigassificatore (Piombino, ndr) viene premiato e chi dice di sì in modo serio e responsabile (Ravenna, ndr) invece non viene premiato”. L’avvio dei lavori a questo punto, secondo anche le linee guida del cronoprogramma della Conferenza dei servizi regionale per la realizzazione del rigassificatore, è previsto per il primo quadrimestre del 2023. Si conta di ultimare la struttura entro il 2024.

Sindaco de Pascale: “Grande senso di responsabilità per sostenere famiglie e imprese”

Alla fine del dibattito è intervenuto il sindaco, Michele de Pascale: “Questa sera il consiglio comunale di Ravenna ha approvato all’unanimità (un astenuto) il progetto per il rigassificatore galleggiante, dimostrando un grande senso di responsabilità per sostenere famiglie e imprese in questo momento di pesante crisi energetica. Fondamentali per noi sono stati i pareri positivi forniti dagli enti preposti su sicurezza degli impianti, della navigazione e tutela ambientale. Un esempio più unico che raro in Italia. Ringrazio la maggioranza che, seppur in un pluralismo di posizioni, ha votato compatta e anche le minoranze che hanno sostenuto il progetto. Continueremo a lavorare nei prossimi giorni per arrivare all’autorizzazione da parte del Commissario Bonaccini e alla definizione di mitigazioni, compensazioni e ristori. Ravenna è la capitale energetica italiana e farà la propria parte su Fsru, produzione nazionale, captazione della co2 e grandi investimenti sulle rinnovabili”.

Stefano Bonaccini: “Segnale straordinario di unità”

Anche il presidente della Regione Emilia-Romagna ha commentato con entusiasmo la decisione del consiglio comunale di Ravenna: “Una decisione che rappresenta un forte sostegno, che va dalla maggioranza all’opposizione, a una infrastruttura strategica per il Paese, per raggiungere l’autosufficienza energetica, staccarci dalle forniture russe e abbattere i costi dell’energia che stanno mettendo in ginocchio famiglie e imprese, servizi e lavoro. Un segnale straordinario di unità, dopo che già tutte le parti sociali, sindacati e imprese, si erano dette a favore. La stessa coesione con la quale definiremo mitigazioni e compensazioni. Fondamentali, come ha sottolineato il sindaco Michele De Pascale – che ringrazio insieme a tutte le forze politiche e civiche – sono stati i pareri positivi su sicurezza dell’impianto, tutela dell’ambiente e della navigazione forniti dagli organismi e dalle autorità competenti”.

“Gli stessi coi quali stiamo lavorando nella Conferenza dei servizi: oltre 40 enti coinvolti nel processo autorizzativo che contiamo di chiudere entro fine ottobre, rispettando il cronoprogramma indicato dal Governo quando mi ha incaricato come Commissario per la realizzazione dell’opera. 120 giorni in tutto, rispetto agli anni che ordinariamente si impiegano. Ancor prima che il Governo mi assegnasse l’incarico, ci eravamo messi a disposizione del Paese candidando Ravenna a ospitare il rigassificatore, insieme alla realizzazione del più grande parco eolico e del solare in Italia, per fare qui un hub nazionale ed europeo delle rinnovabili. Dall’Emilia-Romagna e da Ravenna arrivano tre segnali molto importanti. Il primo è che non è vero che in Italia le cose non si possano fare presto bene: quando c’è condivisione dell’obiettivo ed efficienza della pubblica amministrazione possiamo addirittura essere un esempio sul piano internazionale. Il secondo è che trasparenza e confronto con le comunità locali e le parti sociali non solo non sono un ostacolo, ma sono anzi la chiave per raggiungere il risultato. Il terzo è che ambiente e lavoro si possono e si devono tenere insieme” conclude Bonaccini.

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