venerdì, 26 Aprile 2024

Roma, rubano 1,5 milioni in diamanti e pagano con banconote false: arrestati i “rip-dealers”

Sono state arrestati un cittadino croato e una cittadina rumena per un furto mediante tecnica di rip-deal, ovvero scambio di gioielli per banconote false, andato in scena a fine agosto. I 2 hanno sostituito banconote false per il valore di quasi un milione e mezzo di euro.

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La Polizia di Roma ha arrestato 2 persone per possesso di documenti falsi e ne ha fermate altre 2, gravemente indiziate del reato di furto aggravato di diamanti per un valore di 1.346.000€. Il furto, avvenuto durante il mese di agosto, era stato messo a segno con la tecnica del “rip-deal”, ovvero scambio di soldi falsi con oggetti di valore, in questo caso diamanti.

Dopo un primo tentativo fallito, i ladri vanno a segno

La vicenda è iniziata quando una gioielliera di un negozio di Montecarlo è stata contattata da un presunto intermediario che voleva acquistare dei gioielli per conto di clienti esteri. A questa prima telefonata seguono vari incontri, nei quali i compratori e gli intermediari discutevano dell’acquisto di alcuni gioielli. Il primo tentativo di scambio non è andato a buon fine, ma è servito agli acquirenti per una sorta di “sopralluogo” prima del colpo di agosto.

Quest’ultimo ha luogo in un ristorante di lusso nel centro di Roma, prenotato dalla vittima. Il compratore russo attendeva al bar mentre la donna di cui era in compagnia, colei che si spacciava come “esperta di pietre preziose“, aveva il compito di selezionare le pietre preziose da acquistare. I due acquirenti mostravano interesse solo per i diamanti, accordandosi per l’acquisto di 5 pezzi, per la cifra di 1.346.000 euro. Il piano prevedeva, a questo punto, che la gioielliera permettesse di salire in una camera dell’albergo, la donna che aveva accompagnato il compratore russo, per verificare l’autenticitĂ  dei gioielli. Una volta giunte nella stanza, la venditrice avrebbe posizionato la partita sul letto e la complice ne avrebbe scelte 5 su 6, posizionate poi messi in sacchetti di velluto e successivamente in un borsello color caramello, chiedendo alla vittima di procurarle una penna per siglare l’involucro fasciato col nastro. A questo punto, la donna effettua lo scambio dei borselli, approfittando dell’attimo di distrazione della vittima, riponendo al posto di quello contenente i gioielli veri, un altro contenente delle riproduzioni, e invitava la venditrice a riporlo nella cassaforte.

Subito dopo, accompagnata dalla complice nella hall dell’hotel, la venditrice accettava un borsone di colore blu, contenente il corrispettivo in mazzette di banconote da 200€, che fungevano da garanzia in attesa del completamento dell’operazione. A questo punto la parte lesa si recava presso la sua stanza e, dopo aver atteso il loro rientro, apriva il borsone che le avevano lasciato, all’interno del quale c’erano numerosissime banconote del taglio da 200€ riportanti però, la dicitura fac-simile su di un lato. Immediatamente si recava in cassaforte per controllare i gioielli, realizzando che gli autentici erano stati sostituiti con delle copie.

Gli investigatori del Distretto Trevi Campo Marzio, grazie ad un’attenta analisi del materiale a loro disposizione e con il contributo del personale della Polizia Scientifica, hanno identificato 2 sospetti: una donna di origine romena di 28 anni e un ragazzo croato di 27. Le indagini hanno consentito di individuare una grossa berlina usata durante il reato e, successivamente, anche una possibile abitazione usata dai sospettati.

La perquisizione della casa e l’arresto di altre 2 persone

Dopo una lunga serie di accertamenti i poliziotti hanno perquisito l’abitazione di Roma Balduina, all’interno della quale, oltre alla 28enne, erano presenti altre 2 persone. Nel guardaroba venivano rinvenute le stesse scarpe e lo stesso abito indossati dalla donna all’interno dell’hotel, durante il furto. Questa circostanza, unita alla precedenti risultanze investigative, ha portato al fermo della donna. In casa venivano rinvenuti numerosi orologi di valore, vari gioielli e bracciali in oro tipo “tennis”, vario materiale utilizzato per le truffe rip-deal e truffe bitcoin, molti telefoni cellulari, schede telefoniche, computer portatili e varie mazzette di banconote da 200€ fac-simile (circa 350.000 euro). Venivano inoltre ritrovati timbri e documenti d’identitĂ  contraffatti in merito ai quali, si procedeva all’arresto in flagranza di reato di un cittadino serbo di 41anni e di un italiano di anni 72. I provvedimenti pre-cautelari sono stati poi convalidati dal GIP competente.

Ulteriore conferma è arrivata poi dal lavoro della Squadra Investigativa del Commissariato di Sanremo, che aveva sottoposto la vittima ad individuazione fotografica nella quale ha riconosciuto senza dubbi la donna rumena sottoposta e il cittadino croato. Quest’ultimo, alla fine di settembre, è stato rintracciato dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione della Questura di Milano ed è stato condotto in carcere per il reato di furto pluriaggravato in concorso. Lo stesso al polso indossava un Rolex di elevato valore la cui provenienza è ancora oggetto di indagine.

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