venerdì, 26 Aprile 2024

“Ci dimostri di non essere morta”: INPS toglie la pensione a 70enne viva e vegeta

A una 70enne di Torino è stata sospesa la pensione perché all'INPS risultava morta, ma era un caso di omonimia. Quando la donna ha chiamato per chiedere spiegazioni le è stato detto: "È stata stornata perché per l'INPS lei risulta morta."

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L’Italia è un Paese in cui si muore di burocrazia. Lo sa bene una 70enne di Torino, a cui è stata bloccata la pensione dall’INPS poiché risultava morta. La storia è cominciata lo scorso 4 luglio quando la donna, ex insegnante di Balaghero, ha chiamato in banca per chiedere spiegazioni sul mancato accredito della pensione, ricevendo come risposta: “È stata stornata perché per l’INPS lei risulta morta.” Pensionata dal 2004, adesso dovrà dimostrare di essere ancora in vita per tornare a riavere il pagamento mensile.

Andando a fondo alla questione, si è scoperto che a essere deceduta è una sua omonima. Tuttavia la pensionata non è riuscita a risolvere il problema, nonostante si sia fatta rilasciare dal Comune di residenza una “Dichiarazione di esistenza in vita” che ha inviato il 5 luglio tramite e-mail alla banca, per evitare la chiusura del conto. Successivamente ha spedito tutta la documentazione alle sedi INPS di Roma e Torino, senza però ottenere l’accredito della pensione, già sospesa da due mesi. L’augurio alla signora è che la questione si risolva nel minor tempo possibile; dopotutto, come insegna il buon 007, “Si vive solo due volte“.

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