venerdì, 29 Marzo 2024

Draghi: “Vaccinarsi essenziale. Dobbiamo difendere la normalità conquistata con le unghie e con i denti”

In vista del Consiglio Ue, Mario Draghi è intervenuto in Aula alla Camera per fare il punto sulla situazione contagi e vaccini di Europa e Italia.

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In vista del Consiglio Ue di domani, Mario Draghi è intervenuto questa mattina in Aula alla Camera per fare il punto sulla situazione contagi in Italia e in Europa:

L’inverno e la diffusione della variante Omicron – dalle prime indagini, molto più contagiosa – ci impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia. I contagi sono in aumento in tutta Europa: nell’ultima settimana, nell’UE, si sono registrati in media 57 casi al giorno ogni 100.000 abitanti. In Italia, l’incidenza è più bassa, quasi la metà, ma è comunque in crescita. Il Governo ha deciso di rinnovare lo Stato di emergenza fino al 31 marzo per avere tutti gli strumenti necessari per fronteggiare la situazione. Invito i cittadini a mantenere la massima cautela”.

Il Presidente ha fatto anche un confronto con i dati nel 2020 che “descrivono un quadro molto diverso rispetto all’anno scorso. Il numero totale di persone attualmente positive al virus in Italia è 297mila. Dodici mesi fa erano 675 mila, nonostante un livello di restrizioni molto maggiore. Le persone ricoverate sono 8.026. Il 14 dicembre 2020 erano 30.860. Negli ultimi sette giorni ci sono stati in media 95 decessi al giorno. Nello stesso periodo di un anno fa erano stati 629. Dobbiamo essere prudenti, ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri”.

Per quanto riguarda i vaccini invece, il Presidente ha lanciato un appello a chi non ha ancora ricevuto la dose: “Oggi più dell’85% degli italiani sopra i 12 anni ha ricevuto due dosi, e circa il 20% anche la terza. Voglio incoraggiare chi non si è vaccinato a farlo al più presto e chi ha fatto le prime due dosi a fare la terza appena possibile. Come dimostra l’Iss, i non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose, e quasi 17 volte rispetto a chi ha fatto la terza. Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. E per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come fatto finora”.

Infine è stato confermato l’impegno preso dei Paesi più ricchi con le case farmaceutiche per la distribuzione di vaccini gratis o a basso costo agli Stati più poveri: “dobbiamo dare seguito a queste promesse con maggiore determinazione. L’Unione Europea ha dichiarato di voler donare 357 milioni di dosi e ne ha già consegnate 134 milioni, principalmente tramite il meccanismo Covax. L’Italia ha allocato 48 milioni 250 mila dosi e ne ha già consegnate 15 milioni tramite Covax”.

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