Il presidente del Consiglio polacco Mateusz Jakub Morawiecki, in un’intervista al quotidiano economico-finanziario britannico Financial Times, ha detto che se la Commissione europea “inizierĂ la terza guerra mondiale” riguardo allo Stato di diritto, la Polonia “si difenderĂ con tutte le armi a disposizione”. E con il medesimo linguaggio bellico, continua: l’Unione europea ha puntato una “pistola alla testa”, per chiedere al suo Paese di rispettare i Trattati in vigore in Europa. Trattati, ricordiamo, al di sopra delle leggi nazionali su alcuni temi.
Le conseguenti azioni finanziarie e legali di Bruxelles, per esortare la Polonia al rispetto dello Stato di diritto, suscitano la risposta di Morawiecki. “Riteniamo che questo sia un approccio giĂ discriminatorio e un tipo di diktat. Ma se peggiorerĂ , dovremo pensare alla nostra strategia”. Poi il premier polacco si sofferma sulle questioni inerenti al clima dibattute nell’Unione e aleggia lo spettro del veto sulla legislazione Ue in tal senso: “Se qualcuno ci attaccherĂ in modo completamente ingiusto, ci difenderemo in ogni modo possibile”.