venerdì, 19 Aprile 2024

Lavoratore senza Green pass assente ingiustificato: multe salate niente stipendio e ferie. Le faq del Governo

Pubblicate le faq del Governo. Il 15 ottobre è alle porte, i lavoratori se sprovvisti di Green pass oltre a sanzioni si ricorrerà alla sospensione dello stipendio.

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Il 15 ottobre è alle porte, il Green Pass diventerà obbligatorio per 23milioni di lavoratori. A tal riguardo le Faq del Governo cercano di chiarire alcuni punti del nuovo Dpcm. Tra le prime risposte che si ritrovano nelle Faq del Governo Draghi, i lavoratori, che siano pubblici o privati, se sprovvisti del Green Pass sono considerati assenti ingiustificati e saranno privati dello stipendio. Inoltre i giorni di assenza non serviranno a maturare ferie e comportano la perdita della relativa anzianità di servizio. Il decorso di tale provvedimento terminerà nel momento in cui il lavoratore in questione provvederà alla presentazione del Green Pass. Le sanzioni, se sprovvisti del “certificato verde” saranno comprese tra un minimo di 600 a un massimo di 1500 euro, a ciò si aggiungono le “sanzioni disciplinari” dei “contratti collettivi di settore”.

Nelle Faq, è presente una risposta per le aziende con pochi dipendenti, o meglio al  di sotto delle 15 persone. Qualora un dipendente dovesse assentarsi per cinque giorni consecutivi, il datore di lavoro può decidere di sospendere il dipendente “per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta”, previa segnalazione alla Prefettura. Nel caso in cui si parli di una società di somministrazione, “i controlli devono essere effettuati sia dalla società di somministrazione, sia dall’azienda presso la quale il lavoratore svolge la propria prestazione”.

Un quesito che non era chiaro alcuni giorni fa, segnalato più volte da diversi soggetti ora trova una risposta. Il lavoratore autonomo che presenta un servizio a un’azienda è soggetto a presentare il “certificato verde” per accedervi? La risposta del Governo arriva ed è affermativa. “Tutti coloro che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato nelle sedi dell’azienda sono soggetti al controllo”.

Nei centri estetici, di parrucchieri e altri luoghi il Green pass è obbligatorio per i dipendenti, ma i clienti non dovranno mostrarlo. Inoltre, il datore di lavoro può verificare il possesso del Green pass anche prima del momento previsto per l’accesso alla struttura, se il motivo di tale gesto è per un’esigenza relativa a specifiche esigenze lavorative. Il datore di lavoro, se non dovesse controllare i Green pass e non rispetta le regole su esso rischia una sanzione amministrativa che va dai 400 ai 1.000 euro. Il lavoratore, da parte sua, deve avvisare per tempo il mancato possesso del “certificato verde”.

I lavoratori ancora privi del Green Pass superano i 3,3 milioni, per loro ci sono due alternative, sottoporsi alla vaccinazione o sottoporsi a un tampone con risultato negativo effettuato nelle ultime 48 ore.

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