giovedì, 18 Aprile 2024

Balli proibiti, locali sequestrati e rave interrotti: situazione fuori controllo

È ormai fuori controllo la febbre dei "balli proibiti", in tutta la Penisola, e diventa sempre più intenso il lavoro delle forze di polizia, fra discoteche aperte, rave party improvvisati e feste abusive.

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È ormai fuori controllo la febbre dei “balli proibiti”, in tutta la Penisola, e diventa sempre più intenso il lavoro delle forze di polizia, fra discoteche aperte, rave party improvvisati e feste abusive.

Ancora un locale ha chiuso i battenti sulla Riviera Romagnola, il quarto in tre giorni, a causa del mancato rispetto delle misure anti-Covid. La Polizia, nel Riminese, ha provveduto alla chiusura, temporanea, delle discoteche Ecu di Rimini, Musica di Riccione e Villa delle Rose di Misano Adriatico. A queste si è aggiunta, nelle ultime ore, il Peter Pan di Misano Adriatico che dovrà fermarsi per cinque giorni, dove era ospite per una serata Elettra Lamborghini.
Gli agenti hanno verificato che all’ingresso nessuno degli addetti chiedesse di indossare la mascherina, nonostante l’assembramento di un migliaio di avventori. La mancanza della mascherina ha determinato una sanzione amministrativa nei confronti del titolare e la chiusura temporanea dell’attività.
Già nei giorni scorsi il Peter Pan era divenuto noto per il video del rapper Shiva, postato su Instagram, in cui centinaia di ragazzi riempivano il locale romagnolo, senza rispettare il distanziamento o indossare mascherine.

In quattro giorni sono state controllate trecento persone, provenienti da ogni parte d’Europa per partecipare ad un rave party di Ferragosto in provincia di Alessandria, sventato da carabinieri e agenti della polizia stradale e municipale. Il tam tam era partito fin dall’11 agosto, data a partire dalla quale le forze dell’ordine hanno cominciato ad avvistare e fermare camion e camper, poi un furgone con attrezzature per un palco e le casse. Il tutto destinato alla festa clandestina che si sarebbe dovuta tenere nella zona di Casale Monferrato, sulle rive dei fiumi Sesia e Po fra i territori di Morano, Frassineto e Ticineto. Sono 294 persone le persone controllate, di cui 92 stranieri e 163 i veicoli.

Interrotta da una rissa una festa abusiva a Stromboli, nelle Eolie, e alla quale avrebbero preso parte circa 300 persone nella discoteca Megà, chiusa ormai da due anni. La festa si sarebbe svolta all’insaputa dei proprietari che, all’indomani hanno sporto denuncia ai Carabinieri, segnalando che la struttura era stata vandalizzata. La festa sarebbe stata interrotta a causa di una rissa scoppiata tra alcuni dei presenti.
Non è sicuramente facile gestire la situazione attuale – dice il patron della discoteca, Mario Cincotta – che dovrebbe prevedere almeno il doppio dell’organico attuale delle forze dell’ordine, per far fronte al controllo delle tante feste che i giovani organizzano. Ma ciò non toglie che il servizio di controllo proprio in questi mesi di pandemia e grandi flussi turistici, debba essere adeguato al rischio. Chi paga a questo punto i danni? È stata garantita la sicurezza necessaria affinché cose del genere non accadano? Non è una bella situazione – sottolinea l’imprenditore – e andrebbe gestita con un impiego di mezzi e uomini adeguati al momento attuale. In ogni caso, non si può stare zitti di fronte a questi fenomeni crescenti catalogati con ‘ma sono giovani, hanno bisogno di sfogarsi’“.

Abusiva anche la festa da ballo scoperta nella tarda serata di ieri in uno chalet del  lungomare sud di Civitanova Marche, durante una serie di controlli effettuati dai poliziotti della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura, da quelli del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche e della Polizia Scientifica. Le forze dell’ordine hanno trovato un numero eccessivo di persone, distribuite tra l’interno del locale e le adiacenti pertinenze, nella completa inosservanza della normativa anti-covid. Contestato ai gestori l’assembramento di centinaia di persone senza nessuna protezione individuale e l’attività di ballo vietata dalle norme di prevenzione del contagio. Il locale è stato chiuso per 5 giorni.

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