Prima di dare il via libera alla fiducia annunciata per la Camera, il premier Draghi punta ad alcune variazioni sul capitolo prescrizione . “Le modifiche sono possibili”, dice Palazzo Chigi, “solo se tutti sono d’accordo”.
Centro destra, Italia Viva e +Europa sostengono di aver già concesso il massimo ai Grillini. Il PD è fiducioso sulla possibilità di arrivare ad una soluzione.
Resta invece teso il clima tra i 5 Stelle. Tuttavia, il leader Conte nega l’ipotesi di un dissenso tale da portare all’uscita del Governo e invita nuovamente ad introdurre cambiamenti alla riforma della ministra Cartabia.
Probabilmente, ci sarà il rischio che alcuni parlamentari dei 5 Stelle possano negare la fiducia a Draghi. La vicenda Giustizia mette alla prova la leadership di Conte, in vista del voto del 2 e 3 agosto sul nuovo statuo del Movimento.