venerdì, 19 Aprile 2024

Israele-Palestina, è tregua dopo 11 giorni di conflitto

Dopo 11 giorni di conflitto è stato trovato l'accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco, iniziato la notte appena trascorsa alle 02.00. Sull'accordo raggiunto vigilerà l'Egitto.

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Tregua a Gaza e Israele dopo 11 giorni di guerra reciproca. L’accordo è stato raggiunto grazie all’intervento dell’Egitto, che vigilerà sul rispetto del cessate il fuoco. Il presidente egiziano Abdel Fattah al -Sisi, infatti, invierà due delegazioni di sicurezza in Israele e nei territori palestinesi per controllare che l’accordo appena raggiunto venga rispettato.

La tregua è iniziata alle due della notte appena trascorsa, l’una in Italia. È stata festeggiata in strada come se fosse una vittoria dai palestinesi della Striscia di Gaza , della Cisgiordania, di Gerusalemme Est. Ma anche da Israele che ha parlato di “successo per i risultati senza precedenti contro obiettivi di Hamas”.

Siti israeliani hanno riportato l’esito del voto dei ministri israeliani. Sembrerebbe che tutti abbiano votato all’unanimità in favore del cessate il fuoco. Decisive sono state le dichiarazioni dei vertici militari, secondo i quali negli 11 giorni di conflitto Israele ha centrato tutti i possibili obiettivi militari nel conflitto con Hamas a Gaza. “Hamas ha subito gravi perdite ed è stata scoraggiata”, è stato detto ai ministri durante la riunione, secondo quanto riporta Ynet.

Dall’altro lato, il funzionario di Hamas, Osama Hamdan ha dichiarato : “La resistenza ha forgiato una nuova equazione ed una nuova vittoria”. Questa vittoria consisterebbe nell’aver ottenuto delle garanzie sulla politica di Israele riguardo il Monte del Tempio e la zona di Gerusalemme Est di Sheikh Jarrah. Esattamente là dove decine di famiglie palestinesi rischiano lo sfratto.

Hamas rivendica la vittoria nel conflitto con Israele. A riferirlo è Khalil al-Hayya, numero due dell’ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza, durante un discorso davanti a migliaia di persone che celebravano a Gaza l’entrata in vigore del cessate il fuoco con Israele. L’alto responsabile del movimento ha inoltre promesso di “ricostruire” le case distrutte dagli attacchi israeliani.

Tuttavia, parlando con la radio dell’esercito israeliano, funzionari israeliani hanno definito “assurde e false” le notizie che si siano raggiunti accordi con Hamas riguardo a Gerusalemme. “Il cessate il fuoco è libero da ogni condizione”, hanno ripetuto.

Intanto, dal mondo, il segretario generale dell’ONU Guterres ha dichiarato “Accolgo con favore il cessate il fuoco“, e chiede ad entrambe le parti di rispettare la tregua. Il presidente americano Biden ha sottolineato come la tregua possa essere una vera opportunità per fare progressi impegnandosi a favorire un sostegno internazionale per la ricostruzione a Gaza.

“Queste ostilità hanno provocato la tragica morte di tanti civili. Compresi bambini, io rivolgo le mie sincere condoglianze a tutte le famiglie, israeliane e palestinesi, che hanno perso i loro cari”. Lo ha detto Joe Biden nel discorso con cui ha confermato che Israele e Hamas hanno accettato un cessate il fuoco.

Biden ha poi ringraziato il presidente egiziano Al-Sisi e gli altri funzionari per il “ruolo svolto” per raggiungere l’accordo del cessate il fuoco. Sottolineando anche il contributo che gli Stati Uniti hanno apportato a sostegno dei negoziati.

Infatti, il presidente americano ha ricordato di aver parlato con il premier israeliano sei volte negli 11 giorni di conflitto. Netanyahu l’ha ringraziato per il sistema di difesa Iron Dome. “Gli Stati Uniti” – ha aggiunto – “sostengono a pieno il diritto di Israele all’autodifesa contro gli attacchi di razzi indiscriminati di Hamas che hanno provocato la morte di civili innocenti”.

Atteso in Medio Oriente nei prossimi giorni il segretario di stato americano Antony Blinken. Difatti, incontrerà le sue controparti israeliane, palestinesi e regionali per “lavorare insieme per costruire un futuro migliore per israeliani e palestinesi”, ha spiegato il dipartimento.

Infine, Biden ha sottolineando che “faremo questo in piena partnership con l’Autorità nazionale palestinese e non con Hamas”. Anzi, ha aggiunto, verrà fatto in modo che si impedisca ad Hamas di “tornare ad armarsi”.

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