venerdì, 19 Aprile 2024

Notte di fuoco su Tel Aviv, raid su Gaza: le bombe non si fermano. Diplomazie impotenti

Netanyahu è stato chiaro, le operazioni militari andranno avanti "per quanto necessario'". Un'altra notte di morti e feriti. Il mondo guarda al Medioriente impotente.

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Sono circa 40 i bambini morti sotto i colpi dell’Air Force israeliana. La scorsa notte l’aviazione dello Stato sionista ha bombardato punti strategici di Hassad e abitazioni civili.
Ancora una volta, giungono immagini che attesterebbero l’uso del fosforo bianco.
Hassad continua a rispondere indirizzando i suoi missili in direzione dei confini israeliani. Gerusalemme Est, oltre a Sheikh Jarrah, è teatro di nuove retate contro palestinesi arabi e cristiani.

In Cisgiordania, dove folle di manifestanti si sono radunati per esprimere la loro solidarietà verso i palestinesi, proseguono gli scontri con l’esercito di Netanyahu. Da tutto il mondo gli attivisti condannano Israele per l’ennesime violazione delle Risoluzione ONU 2334 e 194. Anche Alexandria Ocasio Cortez, membro del Congresso degli Stati Uniti, attacca i sionisti scrivendo twittando “Gli stato apartheid non sono democrazie”.

Niente da fare, la tensione fra Israele e Hamas non accenna a diminuire, anzi. La notte appena trascorsa è stata l’ennesima caratterizzata da combattimenti, con razzi e bombardamenti da una parte e dall’altra. Agli attacchi notturni lanciati da Gaza verso l’area di Tel Aviv, Hamas ha risposto con bombardamenti sulle località israeliane più vicine alla Striscia.

Secondo il ministero della sanità di Gaza, negli attacchi sono morti 5 civili, altri 40 sono rimasti feriti, dopo i bimbi che hanno perso la vita ieri. Benyamin Netanyahu è stato chiaro, le operazioni militari andranno avanti “per quanto necessario'”, il cessate il fuoco non sembra ancora all’orizzonte. Nel pomeriggio è convocata una riunione urgente al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Intanto i bombardamenti israeliani su Gaza City hanno lambito l’edificio che ospita l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, secondo quanto riportato in tweet dal direttore dell’ente Matthias Schmale. L’abbattimento dell’edificio in cui avevano sede al-Jazeera e l’Ap, ieri, ha destato grande scalpore, suscitando la condanna unanime del mondo occidentale, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha sentito Netanyahu e il leader palestinese Abu Mazen.

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