martedì, 30 Aprile 2024

Cinema, Ligabue uomo e artista

David di Donatello, 15 candidature per il film “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti.

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David di Donatello, 15 candidature per il film “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti

L’occhio di un volto coperto da un abito nero scruta ciò che gli sta intorno. Lancia sguardi inquieti. Espressione di chi vive in una realtà che giudica il diverso, ritenendolo pazzo perché non disposto a piegarsi alle regole imposte. Costretto a credere che la propria irrequietezza sia alimentata dall’essere posseduto da un demone, da una presenza oscura che allontana dalla perfezione dell’essere umano. “Volevo nascondermi” da te, schifoso mondo.

In questa prima scena del film, Giorgio Diritti riassume la vita dell’uomo-artista Antonio Ligabue. Disadattato, insofferente, irrequieto, selvaggio. Non un film sul pittore, ma un film sui suoi drammi, le sue paure e il desiderio di liberarsi dal giudizio degli altri.

La storia di Antonio Ligabue fa riflettere sull’importanza della “diversità”. Diversità come talento, come qualità che rende unico ogni essere umano e capace di offrire qualcosa di unico alla società.

Elio Germano è riuscito ad immergersi fisicamente ed emozionalmente nei panni dell’artista, ha stupito la giuria della Berlinale 2020 presieduta da Jeremy Irons e ha vinto l’Orso d’Argento per la migliore interpretazione.

LA TRAMA

Toni, nomignolo per Antonio, è figlio di una donna italiana emigrata in Svizzera. Sin da piccolo, viene privato della sua vera famiglia e affidato ad una coppia del posto senza figli. Dopo aver aggredito la madre adottiva, viene espulso dalla Svizzera e mandato in Italia.

Le scene del film sono ambientate nei luoghi dove il pittore visse in solitudine per quasi tutta la sua vita dopo l’estradizione, lungo il Po e le sue banchine e tra i boschi di pioppi che immaginava abitate dagli animali esotici ritratti nelle sue opere.

L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati segna l’inizio del suo percorso artistico come ricerca della sua identità e fuga dalla disperazione in cui aveva vissuto fino ad allora.

“El Tudesc”, come lo chiamavano per il suo aspetto brutto e rachitico, inizia a dipingere il suo mondo fantastico ed immaginario popolato da tigri, leoni, gorilla e giaguari. Ma il mondo che vuole nascondere i diversi e i disadattati lo rinchiude in un manicomio. Ligabue, ormai sulla sua strada, continua a dipingere anche da lì. Dipinge se stesso, espressione del suo desiderio di esistere aldilà delle umiliazioni, degli scherni e dei rifiuti subiti.

Uscito dall’Ospedale psichiatrico, ottiene il suo riscatto. Cresce l’interesse critico per le sue opere e il riconoscimento pubblico del suo talento, che gli permettono di raggiungere il benessere e aprire il suo sguardo alla vita e ai sentimenti che sempre aveva represso.

CAST E RICONOSCIMENTI

Il film di Giorgio Diritti ha ottenuto 15 candidature al David di Donatello 2021: Miglior Film, Migliore Regia, Miglior Sceneggiatura Originale, Miglior Produttore, Miglior attore protagonista, Miglior autore della fotografia, Miglior Compositore, Miglior Canzone originale, Miglior scenografia, Miglior Costumista, Miglior truccatore, Miglior Acconciatore, Miglior Montatore, Miglior Suono, Migliori effetti Visivi.

Prodotto da Palomar, Rai Cinema con il sostegno di Regione Emilia Romagna, in associazione con Coop Alleanza 3.0., Demetra Formazione, Finregg

Con: Elio Germano, Oliver Johann Ewy, Leonardo Carrozzo, Pietro Traldi, Orietta Notari, Andrea Gherpelli, Denis Campitelli, Filippo Marchi, Gianni Fantoni, Paola Lavini, Laura Pizzirani, Maurizio Pagliari, Francesca Manfredini, Daniela Rossi, Mario Perrotta, Paolo Dallasta

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