Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ci va giù pesante. Lo fa sferrando un attacco diretto ad un tema a lui particolarmente caro: quello del lavoro da remoto. Lo zittisce Tania Scacchetti, segretaria confederale della CGIL.
Il 22 settembre avrà luogo il prossimo incontro per parlare della bozza dell'Aran ai sindacati. I lavoratori della pubblica amministrazione che saranno interessati al lavoro agile potranno fare un accordo scritto in cui dovranno indicare le modalità di svolgimento e le giornate di lavoro da svolgere a distanza.
"Più della metà delle imprese promuove lo Smart Working. Manca, però, l'assenza di un corpo di norme che regoli i momenti di connessione, disconnessione e riconnessione per non cadere nella “subordinazione tecnologica”.
Il Covid-19 ha accelerato la trasformazione digitale e favorito uno dei più grandi esperimenti nel mondo del lavoro con l'introduzione dello smart working.